Nonostante se ne parli da un pezzo, a quanto pare non ci saranno aumenti dei prezzi per quanto riguarda i biglietti Atm, a Milano. A dichiararlo è Arianna Censi, l’assessora alla mobilità a Palazzo Marino.
A luglio, meno di un mese fa, la giunta regionale aveva approvato il nuovo adeguamento Istat con le tariffe del trasporto pubblico locale. Come sappiamo, scatta ogni anno, e permette a tutte le aziende come per esempio Trenord o Atm di gestire il trasporto verificando la situazione e rivedendo i costi.
Non per forza deve scattare l’aumento del biglietto. A volte succede, altre volte no. Quest’anno, a quanto pare tutto rimane per fortuna dei viaggiatori, invariato.
I cittadini milanesi hanno già subito i rincari, questa volta le cose andranno diversamente, ecco perché
L’ente che ha l’appalto del servizio ha deciso di non applicare l’aumento agli utenti. Considerando che nel mese di gennaio 2023 era scattato un aumento seppur di poco conto che aveva portato i biglietti da 2 euro a 2,20 euro, questo era quasi ovvio e dovuto. L’aumento dei prezzi di gennaio comunque era legato all’adeguamento stabilito nel 2022 dalla giunta regionale.
La Censi a questo proposito ci ha tenuto a sottolineare quanto segue: “È un momento in cui le condizioni economiche e sociali ci chiedono di non caricare questo costo su chi utilizza i mezzi pubblici”. Il comune si farà carico della quota che spetta alla sua popolazione, ovvero 5 milioni e 900 mila euro su 10 milioni e 944 mila della quota totale per evitare i rincari per coloro che usufruiscono del servizio pubblico.
Milano pagherà i costi aggiuntivi al posto dei cittadini, ma non tutte le città potranno farlo. Ecco la proposta
Milano può risolvere la situazione in questo modo, quindi farsi carico della spesa. Ma non tutti i comuni possono. Per cui la Censi si è soffermata qualche istante in più sulla riflessione seguente: come possono fare i Comuni più piccoli a far fronte a cifre dai 168mila ai 120mila euro?
Non tutti riusciranno a farlo. Per questo, secondo un parere comune, spetterebbe alla regione Lombardia fare un passo avanti. Ma non è detto che vada proprio così.