Le previsioni mostrano il sempre più prossimo arrivo dell’inverno, con ondate di gelo che potrebbero portare a nevicate cospicue.
Dobbiamo dirlo, il 2024 non si è aperto nel vero segno dell’inverno, almeno dal punto di vista meteorologico. Le temperature, infatti, seppur fresche, non hanno ancora raggiunto la media stagionale, almeno fino alla scorsa settimana. Da questo lunedì, infatti, la fuga dell’ultima perturbazione ha portato sì l’allontanamento della pioggia, ma anche l’arrivo di correnti d’aria gelida. E la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, fino a portare ad intense nevicate. Scopriamo quando e perché.
C’era un tempo in cui i milanesi erano abituati a bardarsi come per andare in montagna prima di uscire di casa in una fredda mattina di gennaio. Oggi, ormai, quelle temperature sono solo un ricordo, complice il riscaldamento globale che ha portato la colonnina di mercurio su valori ben al di sopra delle medie stagionali. Sarà forse una gioia per gli amanti del caldo, ma è pur sempre un dato che dovrebbe destare preoccupazione: il riscaldamento climatico è sempre più una realtà, e non accenna a fermarsi. Con ovvie conseguenze sia sulla vita dei cittadini, che su flora e fauna.
La situazione, comunque, dovrebbe “normalizzarsi” a breve, almeno stando a quanto dicono gli esperti. La settimana in corso, infatti, si è aperta con cielo grigio e poche schiarite, e la comparsa di una massa d’aria fredda particolarmente pungente, che ha portato anche a qualche gelata. Il picco, finora, si è registrato ieri, 11 gennaio, durante il quale il freddo ha raggiunto le temperature più basse sia al mattino presto che nella notte, arrivando a toccare lo zero. Non si tratta comunque di nulla di anomalo, anzi. Ma la situazione sta per cambiare: il benservito del riscaldamento globale lo riceveremo, fanno sapere i metereologi, verso la fine della settimana, e in misura maggiore verso la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.
Dopo mesi di allerta meteo e giorni di freddo, la prossima settimana trascorrerà indisturbata grazie alla presenza di un’anomala aria mite e ondate di calore. Stando alle spiegazioni degli esperti, il fenomeno potrebbe essere legato a ciò che viene chiamato “Stratwarming”. Si tratta di un fenomeno di riscaldamento rapidissimo della zona polare della stratosfera, che nei casi più gravi può portare fino alla divisione del vortice polare in due cicloni, e causare così l’arrivo di aria polare in latitudini anomale, come la nostra. Questo è quanto è accaduto negli Stati Uniti, che negli ultimi giorni hanno fatto i conti con un’ondata di gelo.
Per quanto riguarda l’Italia, comunque, sembra che le ondate di freddo che abbiamo da poco sperimentato non siano ancora colpa di questo fenomeno, che non sarebbe ancora arrivato a completamento. Si tratterebbe perciò di “semplici” anomalie legate ad altri fattori climatici. L’incontro con gli effetti dello Stratwarming, tuttavia, arriverà eccome: è previsto tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.
In quel periodo, la rottura del vortice polare potrebbe portare temperature davvero glaciali, prolungando le potenziali ondate di freddo addirittura fino ai primi di aprile. E considerando l’aumento della quantità di precipitazioni giornaliere registrato negli ultimi tempi a Milano, gli esperti si aspettano l’arrivo di fenomeni nevosi estremi, con nevicate di oltre 50 cm in sole 24 ore.
Un fenomeno insolito e dalle proporzioni esagerate, ma non del tutto nuovo all’Italia, che negli ultimi anni ha più volte sperimentato ondate di gelo, come quelle del 2012 e del 2018. Per non parlare dell’11 gennaio 1985, quando l’Italia si svegliò per una delle giornate più fredde della storia, con picchi fino a -24 gradi. Dobbiamo attenderci scenari apocalittici anche per questo inverno 2024? Rimaniamo in attesa di scoprire come andrà.