Inoltre, una notizia positiva proveniente dal mercato del gas potrebbe influenzare le previsioni delle prossime bollette: il prezzo della materia prima è in diminuzione.
Il valore sulle piattaforme di scambio, sia in Europa (TTF di Amsterdam) che in Italia (il PSV), sembra aver preso una tendenza negativa, con valori che sono distanti dai massimi raggiunti durante l’estate o persino solo il mese scorso di dicembre.
Quanto influenza effettivamente la diminuzione del prezzo del gas sulle bollette di gennaio e febbraio? Dopo alcune analisi, sembra che la situazione stia migliorando, ma forse non tanto quanto ci si aspetta nelle famiglie in sofferenza in Italia.
Tuttavia, è importante notare che il prezzo del gas sul mercato europeo di Amsterdam, il TTF, ha concluso la settimana al di sotto dei 50 euro per megawattora, a 48,9. Una realtà che non era presente nel nostro Paese dal 2021, all’inizio della crisi energetica.
Nonostante sia un valore elevato, non si discosta troppo dalla media di 20 euro al megawattora registrata all’inizio del 2021, prima della crisi. Ad oggi, il prezzo del metano sul mercato TTF è diminuito del 34,7% rispetto all’inizio dell’anno.
Secondo gli specialisti, il merito della diminuzione dei prezzi del gas è attribuibile ad una serie di fattori, tra cui un inverno mite, i magazzini pieni, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, il risparmio energetico delle aziende e la loro produzione ancora lenta a causa degli elevati costi dell’energia.
Secondo quanto affermato dalla Commissione Europea, le misure adottate lo scorso anno per affrontare la crisi energetica, tra cui il price cap al gas, sono state efficaci e la situazione attuale del mercato energetico rispetto alla scorsa estate non è il risultato di una misura in particolare, ma piuttosto dell’effetto combinato di tutte le misure adottate, in concomitanza con alcune condizioni esterne favorevoli.
Recentemente, il price cap sul gas, che ha suscitato molti dibattiti e ha ricevuto l’approvazione dei 27 membri dell’Unione Europea il 19 dicembre dopo mesi di negoziati, è diventato effettivamente applicabile. A partire dal mercoledì 15 febbraio, il regolamento per l’attivazione del tetto in caso di picchi di prezzo è entrato pienamente in vigore.
Nonostante la diminuzione dei prezzi del gas, la crisi non è ancora terminata e il costo potrebbe aumentare in futuro. In estate, sarà necessario riempire nuovamente i magazzini e la disponibilità di metano russo potrebbe diminuire, inoltre, l’Asia rappresenterà una concorrenza per il GNL.
Attualmente, c’è la possibilità di una diminuzione del costo delle bollette del gas, almeno per i consumatori del mercato di maggior tutela, dove le tariffe vengono aggiornate ogni mese. Questa riduzione dovrebbe poi riflettersi sul prezzo dell’elettricità, dato che il 40% della produzione elettrica in Italia è a base di metano.