Nella notte di mercoledì 9 agosto è successo qualcosa che nessuno avrebbe potuto mai immaginare in una città tranquilla, come Cantù. Si è verificato un vero e proprio inseguimento di un’auto tra le vie della città in provincia di Como.
L’inseguimento purtroppo è finito con lo schianto di un’auto d’epoca. Secondo la ricostruzione dei fatti, la polizia durante un giro di perlustrazione, si è accorta di una Fiat 127 d’epoca, che percorreva in direzione di piazza Garibaldi ovvero in senso contrario.
L’automobile aveva imboccato la strada controsenso, nonostante fosse chiusa e segnalata. Le forze dell’ordine hanno subito intimato l’alt all’automobilista che nonostante tutto ha scelto di non fermarsi e di proseguire verso una delle strade più affollate dai pedoni.
Durante l’inseguimento i poliziotti hanno fatto il possibile per fermare l’automobilista, la corsa è finita diversi minuti dopo, a Cascina Amata quando la Fiat 127 si è letteralmente schiantata contro il muro di un’abitazione.
Gli agenti si sono subito avvicinati a lui, scoprendo che al volante c’era un 34enne italiano già conosciuto alle forze dell’ordine per altri reati. L’uomo a causa dell’incidente ha riportato delle ferite, per questo motivo è stato trasportato in codice giallo all’ospedale di Desio. Adesso si attendono gli esami tossicologici. Si cerca di capire quali fossero le sue condizioni mentre era alla guida dell’auto, perché ha imboccato proprio quella strada e non si è fermato all’alt della Polizia.
Ovviamente a nome del 34enne è scattata una denuncia. Il 34 enne è stato denunciato per le manovre eseguite durante l’inseguimento, giudicate più che pericolose non soltanto per se stesso. Per fortuna non sono state coinvolte altre persone. Poi è stato denunciato per ricettazione. Gli agenti della polizia locale al termine dell’inseguimento hanno effettuato i dovuti controlli e così hanno scoperto che la Fiat 127 d’epoca, alla cui guida c’era il giorno 34 enne era stata rubata poche ore prima. Non è chiaro adesso se sia stato lui l’autore del furto perché potrebbe essere entrato in possesso del mezzo soltanto dopo.