Il Centro Paolo VI di Brescia apre a tutti coloro che sono interessati a studiare Teologia e diventa, di fatto, un Istituto Teologico.
Lo studio teologico Paolo VI si trasforma ora in Istituto teologico, ed è collegato alla Facoltà di Teologica dell’Italia settentrionale. Una svolta rispetto al passato, visto che era accessibile solo per i seminaristi.
L’istituto e la formazione interna, infatti, erano collegati con il Seminario diocesano della città. Non solo un cambiamento, ma una rivoluzione che apre la via a nuovi sviluppi futuri, anche da un punto di vista professionale.
La nuova tipologia di istituto è nata grazie ad una collaborazione tra la Diocesi bresciana e quella cremonese. La motivazione che le ha spinte ad “incontrarsi” è stata quella di evitare la scomparsa di un polo formativo teologico nella zona est della Lombardia.
Un timore che pareva tutt’altro che infondato, vista la diminuzione registrata dagli uffici, degli aspiranti seminaristi. Questa collaborazione apre la via al futuro, a nuove opportunità per tutte le scuole di formazione di questo genere.
Tutto ha avuto inizio con l’azione interessata dei due vescovi, Monsignor Pierantonio Tremolada e Monsignor Antonio Napolioni. Insieme a loro si sono mossi anche don Sergio Passeri e don Marco D’Agostino, rispettivamente i rettori dei Seminari di Brescia e Cremona.
Gli interessati hanno sottolineato che non si tratta solo di una questione numerica, ma anche di cercare una nuova sincronicità tra gli scritti della Chiesa ed il momento storico che stiamo vivendo.
In questo percorso ha avuto un ruolo importante anche don Raffaele Maiolini, che da qualche mese è diventato vicario episcopale per la cultura. Anche grazie al suo impegno infatti, è nato il nuovo studio teologico, che ha come obiettivo quello di creare una realtà aperta.
Una vera e concreta interazione con il territorio, attraverso un polo che può ospitare tutti coloro che cercano la cultura. Da Cremona arriveranno cinque docenti universitari che si aggiungeranno a quelli bresciani, insieme ad una decina di studenti.
Le sedi operative saranno fisicamente divise. Il seminario da una parte e il nuovo istituto teologico da un’altra. Il primo è in via delle Razziche, mentre il secondo, dove verranno tenute le lezioni dei docenti, è nella sede storica di via Bollani.
Questa zona si trova nei pressi dell’Università statale e quella Cattolica del sacro cuore. Una parte della città che costituisce quindi un polo accademico. Per adeguarsi alla nuova normativa canonica, l’istituto ha dovuto apportare dei cambiamenti.
La direzione, infatti, è intervenuta in tal senso, basandosi sulla bozza che è stata autorizzata dalla futura Ratio studiorum della Conferenza episcopale italiana. Ha apportato modifiche al regolamento interno, allo statuto ed all’ordinamento degli studi dell’istituto.
La novità più grande riguarda la durata degli anni per il raggiungimento del grado accademico. Lo studente otterrà il titolo di baccelierato o baccalaureato in Teologia in cinque anni e non più in sei.
Le lezioni si terranno nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì e si svolgeranno, prevalentemente, durante la mattina. Ci sono vari tipi di iscrizioni. Una riguarda gli studenti ordinari, coloro, cioè, che frequentano tutti i corsi per l’intero quinquennio.
Da qui il titolo di baccalaureato che abilita, con alcuni corsi integrativi, all’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Inoltre, dopo questo step, lo studente può accedere anche ad altri gradi accademici, come la licenza e poi il dottorato nelle singole discipline teologiche.
Gli studenti straordinari, invece, sono coloro che non hanno un titolo di studio che abilita all’università. Questi possono comunque sostenere esami per formazione culturale personale. Infine gli studenti uditori, che vogliono partecipare a singoli corsi. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 settembre.