Novità Area C: incrementi del 50%. Tutti i cambiamenti che includono gli aumenti e che faranno sicuramente discutere e non poco.
Le decisioni prese nei confronti della zona C certamente lasceranno scontenti i cittadini milanesi. In modo particolare se si pensa che racchiudono un aumento del 50%, ma i mutamenti non si fermano qui, se si considera che l’Area C risulterà a pagamento pure durante i fine settimana. Mentre il biglietto di ingresso nella Ztl passerà da 5 a 7,50.
Mentre prima si trattava soltanto di un’eventualità non ancora sicura, adesso ciò è diventata una certezza. Quindi sono stati completamente confermati gli incrementi previsti per poter accedere all’Area C. Con la novità del pagamento da effettuare anche nel corso del week-end.
Dunque la Zona a traffico limitato non solo diventa più costosa, ma andrà ad ampliarsi pure nelle giornate di sabato, domenica e in quelle festive.
Al contrario e fino a questo momento, l’obbligatorietà del pagamento per accedervi c’era soltanto a partire dal lunedì fino al venerdì.
Ma da quando inizieranno gli aumenti? Sono previsti dal giorno 30 ottobre, invece non si è ancora stabilita una data per quanto concerne l’entrata in vigore dei pagamenti da fare anche durante i fine settimana.
Tutte queste novità che come si è sottolineato precedentemente non risultano e non risulteranno gradite dai cittadini, sono state annunciate dal Sindaco Beppe Sala.
Una dichiarazione che ha provveduto a rendere ufficiale insieme ad Arianna Censi. Quest’ultima è esattamente l’assessora alla Mobilità ed entrambi, alla fine della giunta, hanno parlato di questi cambiamenti. Tra l’altro è proprio durante la giunta che si è provveduto a varare un insieme di delibere associate alla mobilità nel nucleo cittadino.
Tra queste delibere rientra anche quella inerente l’Area C. In ogni caso un aspetto da considerare è che comunque il provvedimento per l’estensione della quota d’ingresso ai fine settimana, deve ancora superare il Consiglio Comunale.
Il Primo Cittadino Sala ci ha pure tenuto a rimarcare il fatto che non modificavano il prezzo d’ingresso da parecchio tempo. Inoltre in riferimento alla cifra di 7,50, ha aggiunto che non si tratta assolutamente di una somma scelta così a caso, anzi.
Ciò in quanto hanno stabilito di unire maniera simbolica il ticket riguardante l’Area C, con quello correlato al biglietto del trasporto pubblico.
Quest’ultimo difatti precedentemente corrispondeva alla cifra di 1,50, esattamente quando era avvenuta l’introduzione dell’Area C. Poi è cambiata con la cifra attuale di 2,20.
Sala ha pure spiegato che tutti coloro che dispongono della residenza nel capoluogo lombardo, non saranno obbligati al pagamento dell’ingresso nella Ztl. Ma questo sarà fattibile unicamente nel corso dei week-end e nei giorni di tipo festivo.
Un altro aspetto da considerare in questi casi è che, in seguito al 40° ingresso in forma gratuita durante la settimana, il cittadino potrà pagare la cifra di 3 euro.
Le previsioni di Palazzo Marino sono quelle di riuscire a incassare a regime e approssimativamente 15 milioni di euro in più. Questo rispetto ai 30 milioni annuali di adesso, corrispondenti alle entrate per l’Area C.
Si tratta di una misura decisa per impedire alle auto nella zona del centro cittadino. Ciò visto che il sindaco Sala si è reso conto che, nel corso dei fine settimana, il quantitativo di ingressi risulta identico a quello degli altri giorni. Una similitudine dovuta però non per motivi di lavoro, ma per andare in giro e per fare compere.
Queste decisioni non sono state apprezzate da tutti i consiglieri comunali. Infatti uno di questi è Carlo Monguzzi di Europa Verde.
Quest’ultimo reputa tali decisioni come dei provvedimenti privi di utilità e sbagliati, mentre loro avevano chiesto un piano per riuscire a riformare la mobilità milanese.
Aggiungendo che l’aumento di prezzo non servirà a far usare di meno l’auto, ma susciterà solo rabbia nei guidatori che continueranno a servirsi della macchina.
Enrico Fedrighini della lista Sala puntava ad avere più coraggio nelle decisioni da prendere, così da diminuire la quantità di auto che circolano in città. Tutto questo andando ad aumentare il pedaggio dell’Area C da 5 a 10 euro. Oltre a cancellare le deroghe. Mantenendo l’esenzione di una percentuale corrispondente al 25% di veicoli come gli ibridi e quelli elettrici, come accade ora, si contrappone in modo radicale allo scopo di disincentivare l’utilizzo dell’automobile.
Infine le zone della sosta regolamentata nelle aree periferiche della città, devono servire per dissuadere la sosta pendolare. Di certo non sono utili per fare cassa a discapito delle periferie.
Questo è quanto dichiarato da alcuni consiglieri comunali.
A tal proposito Sala ha detto:
“Questo prezzo di ingresso non lo toccavamo da una vita e 7,50 euro non è un numero a caso, infatti avevamo agganciato simbolicamente il ticket di Area C a quello del biglietto del trasporto pubblico, che era 1,50 quando è stata introdotta Area C e adesso è 2,20.”
A proposito del pagamento nel week-end ha aggiunto:
“Stiamo vedendo che il numero di ingressi nelle giornate di sabato, domenica e festivi è uguale ad altri giorni, non è gente che entra per andare al lavoro ma per shopping e andare in giro”.
Censi ha detto:
“Non è una misura finalizzata a incassare, ma a non fare entrare le auto in centro città.”
Monguzzi ha continuato:
“Abbiamo chiesto un piano per riformare la mobilità a Milano e ci troviamo questo piccolo provvedimento inutile e sbagliato. L’aumento di 2,50 euro non convincerà certo nessuno a non usare l’auto, che era lo scopo di area C, ma farà solo arrabbiare chi già la usa che continuerà a farlo. Un provvedimento inutile quindi per la riduzione del traffico. Vogliamo discutere di Milano a 30 all’ora, degli 890mila ingressi al giorno che ci dicono che area B così non funziona, del contrasto alle 100mila auto in sosta abusiva. Che delusione. Più idee, più proposte, più coraggio”.