Sono in arrivo delle novità per quanto riguarda il rintracciamento dei danni non patrimoniali causati da lesioni molto gravi durante la circolazione stradale.
Sono in vista dei cambiamenti per la RCA auto, delle novità che interessano soprattutto i risarcimenti di danni non patrimoniali che derivano da incidenti gravi dalla circolazione stradale. È stato quindi dato l’ok da parte dell’esecutivo per approvare la tabella unica nazionale in cui si vanno a definire i criteri di valutazione del danno permanente biologico. È stata così aggiunto uno schema che riguarda le menomazioni verso l’integrità psicofisica che vede un valore compreso tra 10 e 100 punti di invalidità. Quindi, le decisioni riguardo al risarcimento, si definiscono all’interno dei vari tribunali. Ecco quali sono le novità.
Le varie novità in arrivo e il danno morale
Nella riforma si va a definire anche una proporzionalità inversa e diretta che si basa sul grado di invalidità e sull’età del soggetto che subisce danni.
L’aumento del valore economico di ogni punto si calcola basandosi su un multiplo di un moltiplicatore proporzionale a differenza dell’incremento percentuale che viene assegnato in un secondo momento.
La valutazione del danno patrimoniale si fa sia per il danno biologico che per il danno morale anche se il giudizio viene fatto separatamente. Per il secondo tipo di danno si fa riferimento alla presenza di turbamento e sofferenza dell’animo.
Questa è una novità aggiunta nella riforma in cui si va ad aggiungere anche “il moltiplicatore per danno morale” attraverso cui si vanno ad aumentare i valori del danno biologico in termini progressivi e percentuali per tutti i punti di invalidità che vengono riconosciuti.
Gli obiettivi che si hanno intenzione di raggiungere
Lo scopo del provvedimento è quello di assicurare alle vittime di sinistro un equo risarcimento del danno che viene classificato come non patrimoniale. Verranno anche razionalizzati i costi del sistema assicurativo, insieme al diritto dei consumatori, di versare dei premi che possono essere definiti accettabili e sostenibili.
Un argomento su cui ha dato il suo parere anche il ministro Adolfo Russo il quale ha affermato: “Questo provvedimento si inserisce all’interno di un più ampio percorso di riforma strutturale del settore assicurativo quanto mai necessario: un atto di responsabilità nei confronti del nostro Paese, con l’obiettivo di garantire efficienza e sostenibilità al settore”.
Sappiamo inoltre che tra novembre del 2022 a novembre del 2023 c’è stato un incremento del costo del RC auto del 7,1%. Gli aumenti del mese di novembre del 2023 hanno visto un incremento di €31 a polizza se si fa il confronto con i prezzi dello scorso anno. Le province il cui il costo è aumentato a dismisura sono Napoli e Prato, luoghi in cui un automobilista è costretto a pagare più di 559. Situazione opposta è quella che si registra ad Enna, posto dove vi sono le migliori tariffe di Italia e in cui un’automobilista paga 275€ a polizza.