Nuova udienza per il processo Open Arms, Salvini in aula

Processo Open Arms, oggi si è tenuta un’altra udienza alla quale ha partecipato il ministro Salvini, presente in aula insieme al suo avvocato. 

matteo salvini
matteo salvini-

L’udienza si è tenuta a Palermo, il ministro è stato accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio.

Si fa riferimento allo sbarco avvenuto nel 2019, posticipato per 19 giorni a causa delle restrizioni e dei no di Matteo Salvini. Allora ben 163 migranti sono stati bloccati sulla nave, impossibilitati a scendere.

Chi era presente sull’imbarcazione

Oscar Camps fondatore della Ong, racconta di essere in possesso di una lettera della cancelliera tedesca di allora che affermava di voler prendere dei provvedimenti per il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto dal ministro Matteo Salvini.  Per tutti questi motivi, oggi è accusato di sequestro di persona e molto altro ancora.

Il ministro, si è presentato in aula insieme a Giulia Bongiorno, il suo avvocato di sempre. I testimoni dell’opposizione, sono stati il fondatore di Oper Arms, Camps, il medico a bordo Inas Urrosolo Martinez De Lagos, e Ricardo Barriuso Leoz, primo ufficiale della nave allora.

Camps racconta che il 7 agosto il cancelliere tedesco aveva garantito un intervento legale contro Matteo Salvini

Durante il processo di oggi, è intervenuto primo tra tutti Camps che ha raccontato che il 7 agosto aveva chiesto all’ambasciatore tedesco di consegnare una lettera alla cancelliera Merkel dove chiedeva un intervento della commissione in merito al divieto di ingresso in un paese europeo, cosa del tutto illegale sotto qualsiasi punto di vista. La cancelliera Angela Markel, allora aveva risposto di voler lavorare sulla questione e di essere in grado di garantire delle conseguenze per il reato commesso da Matteo Salvini e dal governo italiano.

sbarco migranti
sbarco migranti- iMilanesi.Nanopress.it

Il team legale ha spiegato di essere in attesa ancora adesso di una risposta da parte dell’UE. Giulia Bongiorno poi ha chiesto di acquisire gli atti. Camps ha recuperato la posta elettronica dal suo stesso smartphone, ha inoltrato la mail direttamente ai giudici ma non è stato possibile leggerla durante la deposizione dato che il testo era in tedesco. Per cui la lettera adesso è tra le mani dei giudici, ne prenderanno atto nelle prossime giornate.

La situazione sull’Open Arms era delicatissima e grave ecco cosa stava succedendo sull’imbarcazione

Poi è stato raccontato che a bordo dell’Open Arms, la situazione dal punto di vista sanitario oltre che umano ai tempi era gravissima e nessuno se n’è preso cura. Una persona si era addirittura lanciata in mare per provare a salvarsi. Qualcuno aveva la scabbia, qualcun altro era disidratato e aveva bisogno di essere soccorso nell’immediato, cosa che il ministro Salvini non ha concesso.

Quello che bisogna fare adesso è fare una netta distinzione fra il trasporto e il salvataggio. Si deve capire cosa si poteva fare, cosa si sarebbe dovuto evitare e quali sono le colpe del ministro Salvini. L’avvocato Bongiorno punta su alcuni particolari dell’operazione Open Arms. affermando di aver dato l’autorizzazione per raccogliere un primo blocco di 39 migranti. Bisogna ricostruire i fatti e valutare la situazione al dettaglio.

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