Buone notizie per alcune categorie di lavoratori che cominceranno a ricevere un aumento sullo stipendio a partire da maggio 2023.
Il periodo che stiamo vivendo non è certamente semplice per nessuno, visti i numerosi aumenti che hanno creato enormi problemi alla maggior parte delle famiglie italiane. L’ultimo anno è stato infatti caratterizzato dai rincari nelle bollette di luce e gas. E dagli aumenti dei prezzi dei generi alimentari, provocati dalle conseguenze della pandemia di Covid-19 e soprattutto dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Il governo ha provato a metterci più di una pezza tramite i vari bonus e incentivi. Ma la situazione rimane complicata per le fasce più povere della popolazione.
Fortunatamente, di tanto in tanto arrivano anche buone notizie, in particolare in merito agli aumenti degli stipendi per alcune categorie di lavoratori. La firma sul nuovo CCNL scuola, ovvero sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che riguarda il settore dell’istruzione scolastica, ha soddisfatto il personale ATA e i docenti. Con il nuovo contratto, infatti, scatta l’aumento dello stipendio non solo per il personale docente, ma anche per quello amministrativo, tecnico e ausiliario che svolge il proprio lavoro nelle scuole. Ma a quanto ammonta questo aumento di stipendio? Quanto si ritroveranno in più sulla busta paga queste categorie di lavoratori?
Proprio nei giorni scorsi è stata resa nota la tabella che chiarisce i veri aumenti del personale ATA e dei docenti in seguito alla firma del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro. Gli interessati non dovranno aspettare molto, dato che già con il cedolino di maggio sarà possibile godere di questo importante aumento.
Stando alla tabella, infatti, un collaboratore scolastico di grado 0 – che percepisce il nuovo CCNL partendo dal mese di febbraio di quest’anno, ndr – riceverà un aumento di 24,48 euro sulla busta paga rispetto alla paga prevista a luglio 2022. Mentre l’aumento sarà un po’ più elevato per gli assistenti amministrativi di grado 0, che vedranno aumentare il loro stipendio di 28,06 euro.
Va ancora meglio ai docenti della scuola dell’infanzia o primaria, che potranno godere di 33,92 euro in più sulla busta paga. Infine è previsto un aumento di stipendio di 37,56 euro per i docenti della scuola secondaria. E’ tuttavia opportuno precisare che questi aumenti non prevedono ancora le addizionali che fanno riferimento al mese di marzo 2023 (e che interessano anche i netti di luglio dello scorso anno, ndr) e non tengono ancora conto di altri importanti parametri, tra cui i conguagli fiscali e addizionali.
Inoltre, ed è un aspetto assolutamente da non sottovalutare, alcune tabelle comprendono anche le IVC 2019 e 2020. Vale a dire il CCNL 2020 rispetto a quello del 2018. Per farla breve, un insegnante di scuola primaria o infanzia potrebbe arrivare a guadagnare 48 euro in più in busta paga invece delle 33,92 a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza. Si tratta comunque di aumenti importanti per queste categorie di lavoratori viste le tante difficoltà economiche di questi tempi.