A Milano, nella mattinata di mercoledì 22 febbraio, si è tenuto un nuovo blitz degli attivisti, al termine del quale sono stati accompagnati in questura dalle forze dell’ordine.
Si tratta degli ambientalisti di Ultima generazione, che nella mattinata del 22 hanno bloccato tutta la via Palmanova, in direzione centro di Milano.
La loro protesta ha avuto inizio alle ore 10, è durata un massimo di 30 minuti. I manifestanti erano in otto. All’inizio della manifestazione si erano posizionati proprio al centro della carreggiata lungo le strisce pedonali, mostrando un uno striscione con su scritto lo slogan “Il fossile non lo paghiamo”.
Il blitz è terminato con l’intervento della Polizia che ha accompagnato tutti i manifestanti in questura per identificarli. Adesso rischiano di beccare una denuncia per quanto commesso. Tra i manifestanti era presente l’esponente del movimento Simone Ficicchia, per il quale ricordiamo che era stata richiesta qualche mese fa, la sorveglianza speciale, che poi non era stata concessa.
Il movimento a seguito del blitz, ha diffuso un comunicato social in cui ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di rassegnarsi e di accettare che gli industriali scrivano il futuro dei giovani, investendo i soldi degli italiani in modo scorretto senza alcuna autorizzazione perché nessuno è mai stato interpellato in alcuna decisione.
Tutti i cittadini italiani, hanno il diritto di essere interpellati su decisioni che li riguardano in prima persona e invece ormai da tempo sono costretti ad assistere come pubblico passivo. Ma adesso è arrivato il momento di dire basta, perché ognuno di noi torni ad essere protagonista e ad avere il diritto di scrivere quel che sarà del futuro.
Quella di mercoledì è soltanto una piccola parte di quanto successo nel corso delle settimane e degli ultimi mesi, perché già lunedì 20 si era verificato un altro blitz degli ambientalisti che avevano bloccato in questo caso la stazione di Milano, Porta Garibaldi. Prima ancora, ovvero a gennaio, gli stessi avevano imbrattato la scultura love in Piazza Affari, di Maurizio Cattelan, utilizzando della vernice gialla.
Invece in occasione della Prima della Scala avvenuta il 7 dicembre 2022, avevano dato il via ad un blitz al Piermarini e a novembre alla Fabbrica del Vapore avevano scaricato diversi stili di farina sull’auto di Andy Warhol.
Probabilmente qualcuno si chiederà chi sono i ribelli di ultima generazione, per cui adesso vediamo di chiarire questo dubbio. Si tratta di una campagna italiana di disobbedienza civile, una sorta di Fight Club non violento, che cerca in qualunque modo di attirare l’attenzione dei media, spostando l’opinione pubblica su un argomento di principale importanza quale la crisi eco climatica.
La crisi che stiamo vivendo è certamente dovuta a degli errori che tutti noi commettiamo giornalmente, spesso senza nemmeno rendercene conto. Ultima generazione tramite i blitz, gli scioperi, gli atti certamente incivili di cui si rende protagonista vuole sensibilizzare la classe politica.
In questo modo, seppur sbagliato, si prova ad ottenere un tavolo di negoziato con il governo. Tutto questo per decidere insieme cosa fare e cosa evitare, per rimediare ai danni dell’ecosistema e vivere tutti quanti meglio. Soprattutto guardando verso un futuro migliore. Per fare tutto questo serve iniziare ad investire i soldi del popolo italiano in energia rinnovabile.
E poi ancora riaprire le centrali a carbone quindi interrompere tutti gli investimenti sui fossili. In modo particolare Ultima generazione dice no, alle trivellazioni nel mare che permettono di estrarre il gas provando ad essere, sotto questo aspetto quanto più indipendenti possibile.