É in arrivo un nuovo bonus riguardante gli affitti, fino a 495 Euro erogati per le spese di casa. Ecco chi può richiederlo e in che modo.
Se fino a qualche tempo fa era difficile districarsi tra tutte le spese, dopo la pandemie e il caro bollette è diventato quasi impossibile. Oltre i bonus erogati dallo Stato, ne sono nati molti altri rilasciati da Regioni e Comuni. É il caso del bonus affitti, destinato a una specifica categoria di cittadini. Vediamo chi può richiederlo e in che modo.
Bonus affitti, di cosa si tratta
Si parla di bonus affitto ma in realtà le modalità di adesione sono due, quindi si potrebbe indicare al plurale come bonus affitti. Il primo bonus affitti può essere richiesto da una specifica categoria di cittadini che rispettino alcuni requisiti, mentre il secondo bonus è erogato dai Comuni di residenza.
Come precedentemente accennato, il periodo storico che stiamo vivendo ha portato grandi difficoltà alle famiglie italiane. Se la pandemia non aveva contribuito abbastanza a ridurre i posti di lavoro e gli incassi, il conflitto in Ucraina che si prolunga da quasi un anno ha innescato un aumento dei prezzi partito dalle forniture di gas, con conseguenti aumenti anche in bolletta e sugli scaffali. Il Governo ha cercato di correre quanto più possibile ai ripari, ma anche Regioni, Comuni e aziende private non si sono tirati indietro, fornendo quanto più possibile per aiutare i cittadini e i lavoratori in difficoltà economiche. Sono arrivati quindi buoni spesa, bonus benzina e bonus bollette.
In aggiunta, ecco arrivare i bonus per l’affitto, pensati per aiutare tutti coloro per i quali è difficile riuscire a sostenere le spese per un’abitazione presso la quale si è locatari. Vediamo dunque di capire le differenze tra i due bonus affitti.
A chi è destinato il bonus affitti
Come già anticipato il bonus si divide in realtà in due bonus con due modalità e destinatari diversi.
Il primo bonus è destinato ai più giovani, per i quali ovviamente ci sono dei requisiti da soddisfare.
In primis bisogna essere cittadini italiani, bisogna avere un’età anagrafica inferiore ai 31 anni e un reddito Isee inferiore ai 15.000 Euro annui. É richiesto inoltre avere la residenza presso l’abitazione per la quale si paga il canone d’affitto e, ovviamente, un regolare contratto di affitto registrato. Questo bonus è valido non solo per l’intero immobile ma anche se si prende in affitto solamente una stanza. Il bonus è valido solo per i primi 4 anni di durata dell’affitto. Per poterne usufruire è necessario che l’intestatario dell’affitto invii la propria dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, così da ricevere la detrazione sotto forma di rimborso, ovvero credito di imposta.
Il secondo tipo di bonus è quello erogato dai Comuni. In questo caso è possibile recarsi presso il proprio Comune di residenza o contattare il centralino per conoscere le modalità di erogazione. Per sapere se si ha diritto a questo tipo di bonus, è possibile visitare il sito del proprio Comune di residenza per verificare l’esistenza di bandi attivi a tale scopo. Per quanto ogni Comune abbia le sue indicazioni specifiche, in media solitamente è necessario avere un reddito inferiore ai 15.000 Euro annui. Il rimborso per il bonus affitto può arrivare fino a ben 495 Euro.