È in arrivo un nuovissimo bonus bollette da 3.000 euro, ma non per tutti. Chi sono i fortunati che possono fare domanda?
Negli ultimi mesi il Governo e gli enti hanno messo a disposizione, sul tavolo, una serie di strumenti e soluzioni per aiutare le famiglie italiane. Il bonus bollette è stato confermato ed è una misura da prendere in considerazione. Si arriva sino a 3.000 euro di sussidio con il Governo che ha voluto innalzare la cifra per questa categoria di italiani nello specifico. È un bonus erogabile direttamente dalle aziende per i loro dipendenti, ma in quale forma e come avviene? Facciamo chiarezza.
Bonus bollette: per chi sono i 3.000 euro di aiuto?
Un nuovo aiuto da parte del Governo, come in questi mesi in cui ci si muove per erogare quanti più incentivi possibili. Il costo della vita si è moltiplicato, tanto da non riuscire ad arrivare a fine mese. Questo significa dover dare la possibilità a tutti di poter ottenere dei bonus e degli aiuti che possano dare una mano.
Sul Decreto del Lavoro è possibile leggere la conferma del bonus bolletta con il limite completamente diverso da quello degli anni precedenti. Si arriva infatti a 3.000 euro, come concessione per tutte le aziende private. Cosa significa? Vuol dire che saranno proprio i datori di lavoro a distribuire il bonus ai dipendenti per il pagamento delle bollette domestiche, inserendo loro nel programma di welfare aziendale. Tuttavia, questo aiuto potrà essere erogato solo ai dipendenti che hanno dei figli.
Riepilogando, sarà l’azienda stessa – privata – ad erogare il bonus ai dipendenti, escludendo la Pubblica Amministrazione. Il bonus potrà essere usato per pagare le bollette, senza tasse e solo per chi ha dei figli a carico.
Come fare domanda e dettagli
Il pagamento delle bollette si potrà quindi pagare con questo nuovo aiuto. I destinatari sono ovviamente i dipendenti con figli, con residenza o domicilio in un determinato contesto abitativo. Le utenze agevolate per i dipendenti rientrano in questo contesto, ripartendo le quote tra i vari condomini. Questo nel momento in cui si parla di un contratto di locazione previsto in forma di addebito non forfettario mensile per il locatario.
Non è necessario fare domanda o richiesta particolare da parte delle aziende o dei dipendenti. È il titolare stesso a decidere se erogare questo aiuto e a chi erogarlo, scegliendo direttamente. Questo è uno strumento di welfare aziendale, infatti l’azienda privata stessa non ha alcun obbligo a parte quello di rispettare i 3.000 euro massimi di spesa da detrarre dal reddito. Chi desidera elargire degli aiuti superiori, dovrà far fronte al regolamento delle tasse.
L’azienda è tenuta ad attestare tutti i pagamenti volti al dipendente, al fine di poter dimostrare che si rientri nel limite di legge . In alternativa, si potrà richiedere una autocertificazione da parte del dipendente stesso attestando il possesso della documentazione del pagamento utenze tramite questo aiuto.