In arrivo un nuovo bonus da €150, che ovviamente non spetterà a tutti, ma soltanto ad una parte dei contribuenti che risponde positivamente ai requisiti richiesti.
Il bonus €150 sta per arrivare dritto nelle tasche degli italiani. Vediamo di capire di cosa si tratta, di quanto i contribuenti riusciranno a ottenere e quando saranno avviati i pagamenti.
Per chi non lo sapesse, il bonus €150 fa parte del decreto aiuti stabilito dal governo Draghi, ci sono dei contribuenti che lo hanno già ricevuto nel 2022 ed altri che invece hanno dovuto attendere diversi mesi, ovvero l’arrivo del 2023.
Questa volta il bonus spetterà a tutti i disoccupati e non solo, il pagamento avverrà in automatico nel mese di febbraio dall’Inps. In questo mese lo riceveranno anche coloro che hanno la Naspi scaduta. Il bonus €150non sarà erogato ai disoccupati insieme al pagamento della naspi, ma a parte. Questi provvedimenti sono stati presi dal Governo per correre in soccorso di tutti i contribuenti in difficoltà. Vediamo cosa succederà e quando arriverà di preciso.
Con estrema certezza arriverà a febbraio, con un pagamento a parte rispetto a quello della naspi per cui è improbabile che tutti beneficiari troveranno l’accredito della disoccupazione sul conto corrente con €150 in più. Proprio come accaduto in passato con il bonus 200 euro, l’accredito sarà avviato entro la fine del mese per tutti.
Per chi riceve la naspi il pagamento sarà effettuato sull’Iban comunicato per il pagamento della disoccupazione. Questa categoria di contribuenti, deve rispettare un unico requisito per ricevere il bonus una tantum, ovvero essere titolare della naspi nel mese di novembre dello scorso anno. Per cui anche chi non prende più la naspi, ma era titolare a novembre scorso riuscirà ad ottenere il pagamento dei 150 tramite accredito sull’IBAN.
Fanno parte dei beneficiari del bonus 150 anche coloro che ricevono la disoccupazione agricola, che hanno la disoccupazione per tutto il 2022 con gli stessi importi. Stessa cosa vale per tutte le altre categorie di lavoratori, quindi non soltanto i disoccupati, ma anche i collaboratori sia coordinati che continuativi, i dottorandi con la borsa di studio, gli assegnisti di ricerca, i lavoratori intermittenti e i lavoratori stagionali.
Insomma sono inclusi nell’aiuto economico tutti coloro che nel 2021 hanno accumulato 50 giornate di lavoro e che hanno un reddito non superiore a 20.000 euro. Fanno parte dei beneficiari anche i lavoratori che sono iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo. Ma devono avere almeno 50 giorni di contributi pagati nel 2021 e con un reddito che non supera i 20.000 euro.
Poi si aggiungono i lavoratori autonomi non in possesso di partita IVA che hanno dei contratti lavorativi autonomi occasionali per tutto il 2021. Questi ultimi devono essere iscritti alla gestione separata e beneficiari del bonus 200 euro. Seguono gli incaricati alle vendite a domicilio che hanno la partita IVA aperta con un reddito superiore a €5000 e tutti coloro che hanno ricevuto i bonus covid.
È stato possibile inviare la domanda mediante il servizio online Indennità una tantum 150 euro portale Inps fino al 31 dicembre 2023. Coloro che non hanno fatto richiesta non possono ricevere l’aiuto statale. Ad ogni modo al sito si accede con le proprie credenziali, si seleziona la categoria di appartenenza per cui si va a presentare la domanda e si inseriscono i dati richiesti.
In alternativa al servizio online, si può presentare domanda per qualsiasi incentivo o aiuto statale tramite i patronati oppure direttamente mediante il Contact center, chiamando al numero verde 803.164 da telefono fissa gratuitamente oppure chiamando al numero 06.164164 da rete mobile. In questo caso il pagamento varia al cambiare della tariffa applicata dai gestori di riferimento.