Nuovo sciopero in arrivo a Milano

Ancora una volta a Milano i lavoratori rimarranno con le braccia incrociate per parecchie ore. La giornata destinata allo sciopero è quella di lunedì prossimo, giorno 24 luglio.

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Il 24 luglio i lavoratori delle aziende che si occupano del servizio di trasporto pubblico locale si fermeranno, ma attenzione non soltanto a Milano, in tutta Italia.

Questo a seguito di uno sciopero che è stato indetto dal sindacato Usb lavoro privato. Il portale dedicato del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, riporta informazioni sull’agitazione in questione che è stata proclamata lo scorso 10 luglio e che avrà una durata di 4 ore.

Ecco perché si incrociano di nuovo le braccia

A Milano, a fermarsi saranno i dipendenti di Atm, ovvero la società che si occupa del Tpl sotto la Madonnina. Saranno di conseguenza a rischio anche gli autobus, i tram e i treni delle varie metropolitane del posto. Non ci sono, per questa occasione, fasce di garanzia valide sulle quali fare affidamento perché diversamente dalle altre volte, questa volta lo sciopero durerà soltanto 4 ore.

Atm Milano
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Coloro che avranno bisogno di spostarsi sui mezzi pubblici, dovranno informarsi adeguatamente per non riscontrare problemi, disagi o eventuali disagi. Molti si chiederanno il motivo per questo nuovo sciopero. Tra le cause che hanno scatenato la rabbia dei lavoratori e che li hanno costretti ancora una volta ad incrociare le braccia, il tanto discusso rinnovo di contratto collettivo nazionale di lavoro.

Poi ancora, rivendicazioni sul salario minimo, maggiore sicurezza sui luoghi sul lavoro e per concludere libertà di sciopero. Per quanto possa sembrare scontata, la libertà di sciopero oggi in realtà non esiste, almeno non come dovrebbe. L’ultimo sciopero ha infatti subito delle variazioni.

Il 7 luglio lo sciopero ha bloccato la città

L’ultimo sciopero che ha avuto luogo lo scorso 7 luglio un’agitazione ha messo a dura prova i mezzi meneghini, le metropolitane hanno subito un taglio netto, i passeggeri si sono trovati a dover affrontare delle situazioni di disagio inaspettate dalle 18 in poi. Per quanto riguarda i mezzi in superficie non è andata di certo meglio: in questo caso i tempi di attesa si sono rivelati infiniti. 

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