Per gli acquisti del nuovo anno ritornano le giornate dedicate al risparmio, ma è davvero così o è solo un’illusione?
Saldi per risparmiare. Ma è davvero così o si tratta solo di strategie studiate a tavolino che danno l’illusione di spendere meno? Un esempio è il prezzo che termina con i 99 centesimi.
Una strategia che induce chi sta acquistando a pensare di spendere meno, ma che viene fatta solo per indurre le persone ad acquistare di più. Le varie strategie di marketing fanno leva su alcuni punti deboli dei consumatori.
Una, per esempio, è il famoso 3×2. Una tecnica spesso usata nei supermercati. Anche se, in realtà, si è notato che il consumatore, se può scegliere un prodotto a prezzo scontato, preferisce quest’ultimo piuttosto che il 3×2.
Questo perché il presunto guadagno del 3×2 conta meno delle perdite dello sconto. Nel caso in cui le offerte, sia il 3×2 che lo sconto, sono espresse in percentuali, allora, la maggior parte delle volte, vince il numero più alto.
Quando si acquista un prodotto è sempre meglio fermarsi e calcolare il valore reale. Per esempio, su alcuni prodotti conviene di più guardare il costo del prodotto stesso al chilogrammo. Così è possibile risparmiare davvero.
Altro stratagemma è il famoso 99 centesimi finale. E’ la tecnica di fissare il prezzo appena più basso rispetto alla cifra tonda. Per esempio, una camicia a 39.99 anziché 40 euro. Il centesimo in meno dà l’impressione di un risparmio che in realtà non c’è.
In questo modo le persone sono portate a spendere molto di più di quello che avevano preventivato. Altra strategia è la “riformulazione del prezzo in periodi più brevi”. Cioè, la famosa rateizzazione.
Se la cifra complessiva è di 300 euro, viene presentata con una spesa, per esempio, di 30 euro al mese. La percezione del consumatore è quella di pagare meno un prodotto solo perché deve sborsare 30 euro al mese e non 300 tutti insieme.
Altra strategia è quella di mostrare i prezzi decrescenti. La persona è portata a tenere sempre presenti i primi prezzi e a non focalizzarsi, invece, su quelli più alti. Ha, così, la sensazione di spendere meno, ma in realtà è il contrario.
Sempre più negozi invitano i clienti a utilizzare i pagamenti elettronici. Anche questa è una strategia. Prendere dal portafogli le banconote è un atto che porta il consumatore a rendersi consapevole di ciò che sta spendendo.
E quindi a fermarsi e a fare i conti. Il pagamento elettronico, al contrario, è un atto meccanico che fa pensare di poter acquistare tutto ciò che si vuole, perché non si ha la sensazione reale di spendere.
Quindi, fare attenzione quando si decide di fare acquisti sarebbe più che opportuno. Fermarsi, prima di entrare nei negozi, a pensare a ciò che realmente serve, può essere un aiuto ad un acquisto responsabile e senza brutte sorprese.