Offrono materiale riservato sulla cattura di Messina Denaro a Corona, due arresti

Fabrizio Corona intercettato mentre cercava di vendere documenti rubati che riguardano il boss Messina Denaro: indagato per ricettazione.

Fabrizio Corona
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Questa volta Fabrizio Corona, di nuovo nei guai con la giustizi, è indagato per ricettazione. Già ai domiciliari le due persone che hanno cercato di vendergli materiale riservato sulla cattura del boss Matteo Messina Denaro ottenuto in modo illegale.

Si tratta di un maresciallo dei carabinieri e di un consigliere comunale di Mazara del Vallo. Il materiale sottratto dal sistema informatico della polizia era ancora coperto da segreto investigativo e riguardava le fasi successive all’arresto del boss Messina Denaro.

Nel corso della stessa inchiesta gli agenti delle forze dell’ordine hanno eseguito perquisizioni anche in posti che riconducono a Corona, indagato anche lui nella vicenda. Sembra che i documenti fossero in possesso del maresciallo dei carabinieri che, poi, li ha consegnati al consigliere comunale.

Fabrizio Corona in possesso di diverso materiale riguardante il boss Messina Denaro

Quest’ultimo li avrebbe offerti a Corona dietro compenso. L’ex paparazzo li avrebbe utilizzati per imbastire uno “scoop pazzesco”. Corona non sapeva di essere intercettato quando, il 2 maggio, parlava dei documenti. Il boss Messina Denaro era stato arrestato il 16 gennaio mentre si trovava in una clinica di Palermo.
Si è poi scoperto che Corona aveva in suo possesso anche alcune registrazioni di chat audio tra l’ex boss il quale, al tempo del ricovero, aveva assunto l’identità del geometra Andrea Bonafede, e alcuni pazienti della clinica, insieme ad alcuni verbali dei suoi vicini di casa.

Quindi, il materiale in possesso di Corona era già considerevole, e a questo avrebbe aggiunto i file rubati dal militare. Corona aveva già pensato anche a chi vendere i 786 file trafugati dal maresciallo e in possesso del consigliere. Si incontrò, infatti, con il direttore della rivista on line Mow Moreno Pisto in data 25 maggio.

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>Incontro effettivamente avvenuto alla presenza, anche, di Giorgio Randazzo. Il direttore della rivista, resosi conto dell’importanza dei file in possesso del consigliere, aveva deciso di rivolgersi alla polizia di Palermo. Da qui partì l’indagine che ha portato all’arresto del maresciallo e del consigliere.

Oggi si trova agli arresti domiciliari il maresciallo dei carabinieri in servizio al Nor della Compagnia di Mazara del Vallo, Luigi Pirollo. L’accusa è di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio. Lo stesso per il consigliere comunale di mazzara del Vallo Giorgio Randazzo esponente di FdI, accusato di ricettazione.

Eseguite due ordinanze di custodia cautelare e Corona indagato per ricettazione

L’operazione è scattata nella notte in contemporanea a Trapani e a Milano. Gli agenti delle forze dell’ordine dei Comandi Provinciali di Palermo e Trapani insieme ai carabinieri del Comando Provinciale di Milano, hanno eseguito due ordinanze di custodie cautelare.

Queste sono state disposte dal gip del Tribunale di Palermo e richiste dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia  nei confronti degli indagati. Il pm di Palermo Maurizio De Lucia insieme all’aggiunto Paolo Guido hanno coordinato le indagini. Corona, ora, è sotto stretto controllo ed indagato per ricettazione.

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