Adesso è possibile andare in pensione con soli 41 anni di contributi: è possibile solo per alcune categorie. Approfondiamo insieme.
Adesso c’è la possibilità di accedere al mondo della pensione senza avere un’età precisa, basterà aver accumulato 41 anni di contributi. Sembrerà un vero sogno per molti, ma dobbiamo approfondire meglio la questione. Infatti, per accedere a questa grande agevolazione, sono richiesti alcuni requisiti. Il tema delle pensioni è un tema molto scottante che si trova sempre al centro di tutte le discussioni politiche. Il nuovo governo non fa eccezione e anche stavolta arrivano importanti novità sul tema delle pensioni. A partire da gennaio 2023, infatti, saranno moltissime le novità.
Chi non vorrebbe riuscire ad andare in pensione prima dei lontani 67 anni? Sembra un sogno che si avvera. Dopo una vita di sacrifici e lavoro arriva il momento in cui si desidera godersi un po’ di meritato riposo. Questo riposo sembra sempre essere troppo lontano, sembra non arrivare mai. Per alcuni fortunati, invece, non sarà richiesta una determinata età per accedere alla pensione, ma solo un determinato numero di contributi.
In pensione con 41 anni di contributi, ecco cosa devi sapere
Come ben sappiamo, ci sono tante formule pensionistiche diverse varate dai vari governi nel tempo. Le formule più comuni prevedono che l’età di pensionamento debba necessariamente essere di 67 anni. Ad esempio la pensione di vecchiaia, Quota 102 e l’Ape sociale. Per accedere alla Quota 102 bisogna avere 64 anni di età anagrafica e aver accumulato almeno 38 anni di contributi. Per accedere ai benefici dell’Ape sociale invece è necessario avere almeno 63 anni.
Con la Legge Fornero invece si può accedere alla pensione con 42 anni e dieci mesi di contributi. Sono sempre in tantissimi a chiedersi come potrebbero riuscire ad andare in pensione prima del previsto, se esiste un modo per farlo. Ma per quanto riguarda l’accesso alla pensione c’è una grande rigidità, sono molto fiscali in fatto di requisiti da rispettare. Però c’è un modo per andare prima in pensione se si è in possesso di 41 anni di contribuzione alle spalle, una sola e unica ipotesi: Quota 41 per i lavoratori precoci. Approfondiamo insieme questa formula pensionistica.
Quota 41 per i lavoratori precoci: ecco di cosa si tratta e chi può accedervi
Quota 41 per i lavoratori precoci è l’unica e sola opzione possibile per andare in pensione prima di una certa età. Può essere sfruttata solo da chi ha versato almeno un anno di contributi prima dei diciannove anni di età. Ma oltre a questo requisito importantissimo ce ne sono altri da rispettare. Il primo è quello di trovarsi in disoccupazione a seguito della cessazione dei rapporti di lavoro. Cessazione dei rapporti di lavoro dopo il licenziamento (anche collettivo), oppure dopo le dimissioni volontarie per giusta causa. Il soggetto in questione per accedere a Quota 41 per lavoratori precoci deve aver smesso di recepire l’indennità prevista per la disoccupazione da almeno tre mesi.
Il secondo requisito è essere in possesso di un’invalidità superiore o uguale al 74%, e deve essere un’invalidità accertata dalla legge e da figure mediche autorevoli e competenti. Dunque deve essere riconosciuta l’invalidità civile. Un terzo requisito è quello di assistere o aver assistito un coniuge o un parente convivente di primo grado in possesso di handicap gravi o patologie invalidanti. Un altro requisito è essere impiegati in lavori usuranti. Se si è svolto un lavoro fisicamente usurante si può avere accesso a Quota 41 per lavoratori precoci.
Dunque sono tanti i requisiti e solo in pochi rientrano in queste categorie, ma ci sono buone speranze per l’anno prossimo (ormai vicinissimo). Si parla infatti di Quota 103 che permetterà di accedere alla pensione a 62 anni di età con 41 anni di contributi. Non resta che aspettare per ricevere novità.