Aumenti e arretrati nella busta paga 2023 per i dipendenti ATA delle scuole. Ecco quanto guadagneranno in più.
Il personale ATA delle scuola italiane si è trovato, anche quest’anno, a fare i conti con un aumento degli stipendi decisamente modesto. Vero è che alcuni di questi lavoratori si preparano a ricevere oltre 2000 euro di arretrati in busta paga. C’è da dire, tuttavia, che il recente rinnovo del contratto per quanto riguarda il settore scolastico ha portato con sè un incremento delle tabelle stipendiali ATA 2023 che, secondo molti lavoratori, è tutt’altro che soddisfacente. Vediamo perché.
Aumenti e arretrati: c’è delusione
Il governo avrebbe messo a disposizione poche risorse in più rispetto a quelle degli anni precedenti, generando un crescente malcontento tra i lavoratori, in particolare quelli che fanno parte del personale ATA, ormai il più povero della scuola. L’aumento degli stipendi è stato calcolato in base al ruolo e all’anzianità di servizio, ma si tratta di cifre molto basse, che non riescono a compensare adeguatamente il costo della vita.
La diffusione del cedolino NoiPA relativo al mese di marzo 2023, infatti, riporta importi al netto che non hanno soddisfatto le aspettative di molti, anzi hanno generato molta confusione. Il malcontento non interessa solo il personale ATA, quindi i collaboratori scolastici, ma riguarda anche assistenti tecnici e amministrativi.
Personale ATA 2023: a quanto ammontano gli aumenti
Secondo le tabelle stipendiali riguardanti il personale ATA per l’anno 2023, gli aumenti sono calcolati in base a fattori come ruolo ricoperto e anzianità di servizio accumulata. Sulla base di questi fattori, l’aumento può variare andando da 36 a 68 euro circa.
Per fare qualche esempio pratico, un collaboratore scolastico appartenente alla fascia stipendiale 0-8 a luglio 2022 percepiva uno stipendio netto che in media ammontava a 1212,36 euro. L’aumento previsto per questa fascia ammonta a 36,60 euro, il che vuol dire che quello stesso collaboratore nel 2023 percepirà in totale 1248,96 euro.
Che dire degli assistenti amministrativi? Un lavoratore che ricopre questo ruolo appartenendo alla fascia 9-14 a luglio 2022 riceveva uno stipendio netto di 1388,65 euro in media. L’aumento spettante a questa fascia stipendiale secondo le informazioni diffuse è di 58,10 euro, il che permetterebbe a questo lavoratore di raggiungere uno stipendio totale di 1446,75 euro nel 2023.
Una buona notizia: arretrati in busta paga in arrivo
In questo clima di malcontento e delusione generale, però, c’è qualche buona notizia. Se gli aumenti agli stipendi del personale ATA non sembrano sufficienti, sono in arrivo gli arretrati per il periodo compreso tra gennaio 2019 e dicembre 2022. A quanto ammontano? Facciamo qualche esempio.
Un assistente amministrativo appartenente alla fascia stipendiale più bassa, 0-8, percepirà come arretrati ben 1.519,53 euro. La cifra cresce per un assistente amministrativo con anzianità di servizio sopra i 35 anni, che percepirà 2.018,53 euro di arretrati.
La situazione è ancora migliore per i coordinatori amministrativi e tecnici. Secondo le tabelle diffuse, un coordinatore di fascia 0-8 percepirà 1.729,72 euro di arretrati, mentre un lavoratore della stessa categoria, appartenente però alla fascia stipendiale da 35 in poi guadagnerà ben 2.488,83 euro di arretrati.
Aumenti e arretrati in busta paga, c’è bisogno di una revisione
Seppur con la consolazione degli arretrati, i numeri relativi agli aumenti sono del tutto insoddisfacenti per molti lavoratori. Che si trovano a fare i conti con la difficoltà di arrivare alla fine del mese con lo stipendio che hanno a disposizione. Nonostante gli sforzi delle organizzazioni sindacali, che hanno cercato di ottenere un aumento più sostanzioso degli stipendi, a detta di molti il governo sembra non avere intenzione di investire maggiormente nelle risorse umane della scuola, a partire dal personale ATA.
Ciò che emerge è la necessità di una revisione completa delle tabelle stipendiali ATA, che tenga conto delle esigenze reali dei lavoratori e del costo della vita. Non si tratta solo di un problema di giustizia sociale, ma anche di efficienza del sistema scolastico, che non può funzionare adeguatamente se il personale che lo sostiene non viene remunerato in modo adeguato.
Inoltre, è importante ricordare che il personale ATA svolge un ruolo fondamentale all’interno delle scuole. Garantendo il loro corretto funzionamento e sostenendo gli insegnanti nelle loro attività quotidiane. Un riconoscimento adeguato del loro lavoro dovrebbe essere una priorità per il sistema scolastico.