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Cronaca

Omicidio Antonio Novati, si cerca l’arma del delitto

Omicidio Antonio Novati ancora avvolto nel mistero: si cerca il coltello con il quale l’uomo, noto commercialista della zona, potrebbe essere stato ucciso.

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Il presunto omicida prima avrebbe colpito mortalmente il commercialista. Poi avrebbe nascosto l’arma da qualche parte e sarebbe scappato via senza dare nell’occhio.

Adesso il coltello risulta essere introvabile, i carabinieri hanno iniziato le ricerche subito dopo la scoperta del cadavere. Queste non hanno portato ad alcun esito, almeno non fino ad ora.

Oggi, ci sarà la convalida dell’arresto per l’agricoltore di 60 anni Francesco Vailati accusato dell’omicidio di Novati

Nella giornata di oggi, dovrebbe avere luogo l’intervento di convalida dell’arresto nei confronti dell’agricoltore di 60 anni Francesco Vailati che è stato accusato di avere ucciso Antonio Novati a coltellate. Il suo arresto è scattato un paio di giorni dopo l’inizio delle indagini. Adesso dovrà raccontare la versione dei fatti davanti al giudice scegliendo di smentire il tutto oppure di confermare le ipotesi avanzate dagli investigatori.

L’accusa afferma che il commercialista avrebbe consegnato degli atti a Vailati comunicandogli la data in cui avrebbe dovuto per forza di cose lasciare la sua abitazione, ovvero una cascina che si trova nella campagna di Massalengo nel Lodigiano che poi sarebbe finita all’asta. Secondo la ricostruzione dei fatti i due uomini avevano appuntamento il 20 aprile nella cascina dell’uomo. Probabilmente per un disaccordo, tra i due sarebbe iniziata una lite che poi sarebbe finita in tragedia. Conosciamo l’esito.

Vailati, dopo aver ucciso il commercialista avrebbe spostato l’auto lungo i campi portando via le prove

Gli inquirenti dichiarano che Vailati, dopo aver ucciso il commercialista, avrebbe spostato l’auto nei campi vicini, lasciando il suo interno il cadavere e portando con sé eventuali prove e documenti. La traccia che l’avrebbe incastrato sarebbe stata trovata dai carabinieri all’interno del mezzo.

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Le prove che conducono all’accusa e all’arresto dell’agricoltore di 60 anni Francesco Vailati, saranno presentate davanti al giudice. Lì potrà decidere di difendersi dalle accuse oppure confermare quanto presentato dai Carabinieri che si stanno occupando delle indagini.

L’arma del delitto potrebbe essere risolutiva

Intanto si continua a cercare l’arma del delitto che potrebbe trovarsi in qualsiasi punto della zona. Probabilmente il coltello e la sua tipologia potrebbero chiarire la dinamica dell’incidente. Si potrebbe infatti scoprire se l’omicidio è stato premeditato oppure no. Infatti in base alla tipologia si può capire se l’agricoltore poteva averlo già con sé (per lavoro) o se lo avesse preso in un secondo momento.

Qualora si riuscisse a risolvere quest’ultimo, il coltello potrebbe essere usato in occasione del processo e potrebbe condurre ad una eventuale condanna dell’uomo. Intanto il paese è completamente sotto shock. L’indagato era conosciuto da tutti come una persona semplicissima oltre che tranquilla. Infatti nessuno potrebbe avere immaginato tutto questo.

Published by
Giusy Pirosa