Omicidio avvenuto a Baggio, nel giugno 2022, due anni dopo è stato richiesto l’ergastolo per la moglie di Roberto Iannello ucciso all’età di 55 anni.
La moglie, Lucia Finetti, di 51 anni è stata accusata di aver ucciso il marito Roberto Iannello con 14 coltellate, il 12 giugno 2021, in via Amantea, all’angolo di via Quinto Romano, zona Baggio.
Le forze dell’ordine avevano ritrovato la vittima agonizzante su una Seat Marbella. Alla Corte d’Assise di Milano, è stata disposta la perizia psichiatrica per la donna. Al termine della quale, la Finetti è stata dichiarata capace di intendere e volere al momento dei fatti.
La difesa prova a far cadere l’accusa di premeditazione parlando di legittima difesa
Il tentativo della difesa di far cadere la premeditazione, è subito è stato respinto. La difesa è della donna ha fatto il possibile per far parlare di legittima difesa durante una lite che avrebbe potuto metterla seriamente a rischio. Ma a quanto pare i giudici hanno escluso questa ipotesi.
L’imputata durante l’interrogatorio avvenuto dopo l’arresto, aveva dichiarato di essere sotto shock e di non ricordare nulla di quanto accaduto poco prima del fermo. Poi aveva provveduto a giustificare il tutto affermando che qualora fosse stata davvero lei ad uccidere il marito, si sarebbe certamente trattato di legittima difesa.
Ecco la ricostruzione dei fatti
A sua detta, l’uomo era arrabbiato per questione di soldi. Tra i due infatti sarebbe nata una lite per cause economiche, sfociata poi in una vera e propria aggressione che avrebbe condotto alla morte del marito. Lucia Finetti raccontava che lei e il marito si erano incontrati per una lezione di guida. Sarebbe stata l’ultima prima di separarsi. A quanto pare la vittima stava cercando di aiutare la moglie a guidare l’auto con dimestichezza e sbloccarsi non essendosi mai posta alla guida prima d’allora.
Poi tra i due sarebbe avvenuta una lite violenta per ragioni economiche al termine della quale la donna avrebbe ucciso il marito usando un coltello che avrebbe portato con lei in auto. Ecco perché si parla di premeditazione. Per quanto riguarda il verdetto finale bisognerà attendere l’ultimo la decisione dei giudici che arriverà alla prossima udienza.