Siamo a Febbraio e a parte qualche incursione siamo ancora in attesa di un ondata di freddo che tarda ad arrivare. Ma arriverà poi? O ad essere finite non sono solo le mezze di stagioni?
Qualcuno ha guardato con sconcerto e altri si sono rallegrati di una situazione climatica davvero inconsueta. Il problema è sempre lo stesso: nel prossimo futuro le cose cambieranno?
Quella che stiamo vivendo ad oggi è invece un anticipo della primavera, del vero freddo invernale al momento non c’è presenza ma lo si attende a breve, anzi brevissimo tempo stando alle previsioni dei meteorologi.
Da domenica è in arrivo il nocciolo gelido di NìKola, quindi non vanno messi via i berretti e le sciarpe, questo è solo un periodo passeggero.
La settimana, che va dal 6 al 10 febbraio, si prospetta come la più rigida dell’inverno, almeno finora, con temperature ben al di sotto i canoni per il periodo. Il freddo non ci lascerà per tutta la settimana e le temperature non saliranno fino al prossimo fine settimana.
Infatti la tendenza meteo e orientata all’arrivo del freddo gelido per tutta la settimana questo porterà anche ad episodi di cattivo tempo sulle Isole.
Pee il 7 di febbraio è prevista una giornata di sole con cielo poco nuvoloso per le regioni centro settentrionali tirreniche dell’Umbria, sulla Campania e l’alto Tirreno della Calabria.
Leggeri venti nelle pianure e nelle zone alpine del nord, una giornata di vento nel resto d’Italia a causa di forti venti orientali in modo particolare in Sardegna e nel Canale di Sicilia.
Le condizioni del mare risulteranno da mosse a molto mosse o agitate nei pressi della Sardegna e, a fine giornata, nel Canale di Sicilia. Il giorno sarà molto freddo in tutta Italia e le temperature risulteranno decisamente al di sotto della norma per il periodo, con gelate generalizzate nella notte e al mattino al nord con valori di 4-5 gradi sotto lo zero.
Questo il giudizio degli ultimi aggiornamenti che sono stati pubblicati dai maggiori centri di calcolo e che, provenendo dalla Russia, probabilmente avrà gravi effetti nella maggior parte delle nostre regioni.
I valori estremamente bassi in Russia sono visibili anche nei dati di Mosca, che ha registrato una temperatura minima di -33,9°C, primo segnale della nuova ondata di gelo in direzione dell’Europa.
Sembra dunque che la fase di gelo stia per arrivare. Ad innescare questo repentino ribaltamento sarà l’arrivo, dalle lontane steppe siberiane, delle correnti d’aria di origine artico-continentale dirette ad invadere in un primo momento l’Europa orientale e poi ad infrangersi bruscamente sul bacino del Mediterraneo, affluendo immediatamente dalla Porta del Rodano.
La settimana si presenta con condizioni meteo-climatiche rimarranno variabili e principalmente fredde, con la possibilità di nuove nevicate anche in pianura, in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, avremo tempo per parlarne, perché la strada da percorrere è ancora lunga.