Un’operaia bergamasca acquista droga per 73mila euro in una anno e per pagare il debito posta un suo video hard sul web.
In Val Cavallina, nel bergamasco, un pusher di 50 anni di origini marocchine, spacciava droga da una quindicina d’anni con un giro di affari di, circa, 180mila euro al mese. Lo hanno individuato quasi per caso, grazie ad un agente delle forze dell’ordine fuori servizio.
Il carabiniere, mentre passava per Endine Gaiano, un comune in provincia di Bergamo e dove risiede il pusher in questione, aveva notato l’uomo avvicinarsi ad una Fiat Panda e consegnare al conducente una bustina. L’automobilista avrebbe, poi, dato in cambio una banconota da 50 euro.
Dopo aver avvisato la centrale, l’agente aveva seguito la macchina e aveva fermato il conducente. Dopo alcune domande, l’automobilista aveva confessato di procurarsi la droga da quell’uomo conosciuto come Roul. Da qui è partita l’indagine che ha, in seguito, portato al fermo del pusher.
Tutto è iniziato il 29 dicembre del 2022, giorno in cui l’agente, intorno alle 18.30 del tardo pomeriggio, all’incrocio tra via Ziboni e via della Rova, a Endine Gaiano, aveva notato lo scambio sospetto tra due uomini. Il compratore, nella sua confessione, aveva anche consegnato il numero di cellulare del pusher.
Dop alcune indagini si era scoperto che il cellulare era intestato ad un uomo di origini pakistane, ma non aveva portato a nulla. L’agente sapeva, però, che in zona viveva un pregiudicato. Dopo aver mostrato alcune fotografie all’automobista fermato, quest’ultimo lo aveva riconosciuto.
Il pm Letizia Aloisio ha coordinato le indagini che hanno portato alla ricostruzione del notevole giro di affari del marocchino. I tabulati telefonici, dal primo luglio del 2022 a febbraio dell 2023 mostravano 4.500 telefonate fatte da numeri ricorrenti.
Tra i suoi clienti persone di ogni genere, dai camionisti agli operai, uomini e donne di tutte le età. Molti di questi, al temine della giornata di lavoro, si incontravano con il pusher per l’acquisto di una dose. Un operaio di Trescore, altro comune del bergamasco, era suo cliente da 15 anni.
Lo aveva soprannominato il commercialista, perchè molto bravo a tenere i conti. Un altro operaio pagava il conto della droga facendogli dei lavori in casa sua. Tra questi anche una donna, un’operaia che aveva acquistato droga indebitandosi per la cifra di 73mila euro in un anno.
Trovatasi in difficoltà e non sapendo come ripagare il debito, aveva finito per caricare un suo video hard in internet sperando di recuperare la cifra necessaria. Il giro di affari del marocchino era davvero notevole. Riusciva a smerciare dai 3 ai 3kg e mezzo di droga in un mese.
Il pusher, un uomo di 50 anni di origini marocchine risulta disoccupato, irregolare e sposato con due figli. Inoltre è già conosciuto alle forze dell’ordine. Dalla sua abitazione di Endine Gaiano si spostava tutti i giorni a piedi per consegnare la sua merce.
I luoghi in cui si trovava con i suoi clienti erano sempre gli stessi, nel parcheggio di un bar, di un ristornate, del cimitero o davanti alla chiesa. Per gli abituali vendeva la droga a 50 euro al grammo anzichè 60. In questi mesi gli agenti delle forze dell’ordine hanno documentato tutti i suoi spostamenti.
In questi mesi di indagini gli inquirenti hanno interrogato più di 30 persone coinvolte come clienti. Una ventina di questa hanno messo a verbale di avere acquistato, regolarmente, della cocaina dallo spacciatore. Nel mese di marzo gli agenti hanno provveduto alla perquisizione della casa del pusher.
Lunedì il gip Federica Gaudino ha emesso l’ordinanza di custodia. I carabinieri di Casazza l’hanno ed hanno arrestato il pusher. Nei prossimi giorni il 50enne verrà interrogato alla presenza del suo avvocato Michele Coccia. Per i clienti, invece, è stata emessa una segnalazione in prefettura come assuntori di droga.