Anche per quest’anno è previsto il cambio delle lancette all’indietro, ma quando dobbiamo farlo? Una data segnare sul calendario.
Nel mese di ottobre è previsto nuovamente il cambio di lancette indietro di un’ora. Nonostante i dubbi degli italiani, vediamo insieme quale sarà la data precisa da non dimenticare.
Il motivo del passaggio dall’ora legale all’ora solare
L’ora legale e l’ora solare sono state definite con precisione nel 1884 per ristabilire il divario tra i vari fusi orari. Di base, l’ora legale è quella scelta per definizione da ciascuno stato, in relazione al fuso orario di appartenenza. In Europa e in Nord America è frequente l’utilizzo di entrambe i sistemi per “guadagnare” ore di luce. In alcuni stati dell’Africa e dell’Asia ad esempio non adottano questo sistema, mantenendo invariato il loro modello orario 365 giorni l’anno.
Nel nostro paese l’ora legale è adottata in estate, mentre quella solare in inverno e il cambio avviene rispettivamente a fine marzo e a fine ottobre, generalmente l’ultimo fine settimana del mese. Ma perché si è scelto di adottare due sistemi orari alternati? Sostanzialmente, in inverno si spostano le lancette indietro di un’ora per avere un maggiore utilizzo di luce solare al mattino, nonostante l’ora legale potrebbe aiutare a risparmiare notevolmente sui consumi di energia elettrica relativi all’illuminazione.
Gli effetti del cambio dell’ora sul nostro organismo
Molte persone si dicono “stordite” dal cambio tra ora solare e ora legale o vice versa, lamentano stanchezza e difficoltà di adattamento. Molte altre, invece, sembrano non risentirne affatto. É una questione personale o è “solo” suggestione?
In realtà per chi già soffre di disturbi del sonno potrebbero presentarsi disagi relativi al cambio dell’ora, fino a sperimentare una vera e propria “sindrome da fuso orario“, proprio come un lieve jet lag. Questo accade perché vengono alterati i ritmi del nostro organismo, in particolare l’orologio biologico in relazione al ciclo sonno-veglia. Può succedere quindi che non ci si riesca subito ad adattare, complice anche lo stimolo che riceve il cervello nel percepire in anticipo o in ritardo il sorgere e il calare del sole. Nel caso del passaggio all’ora solare, diventando più corte le giornate potrebbero verificarsi alterazioni dell’umore e della produzione di vitamina D ma anche la produzione di melatonina può subire variazioni.
Ovviamente ciò che più risulta difficile è l’abitudine ai nuovi ritmi del sonno, si ha difficoltà ad addormentarsi o a svegliarsi e si possono avere sonni disturbati o interrotti, che si rifletteranno inevitabilmente sulla giornata con umore variabile e, a volte, anche con stati ansiosi. In fin dei conti, è un brusco cambiamento di abitudini che avviene da un giorno all’altro a discapito del nostro orologio biologico.
Quando si torna all’ora solare? La data di ottobre
Tra due settimane, più precisamente tra la notte di sabato 29 e domenica 30 ottobre, si tornerà all’ora solare. Una decisione che fino a poco fa non era del tutto certa, complici i recenti rincari.
Proprio in relazione ai recenti pesanti rincari, si è a lungo discusso sul tema dell’ora legale. In molti hanno proposto di non spostare le lancette indietro di un’ora per il 2023, altri hanno proposto di abolire definitivamente l’ora solare.
L’ora legale sembra favorevole al risparmio, perché non è adottata tutto l’anno?
Effettivamente l’ora solare fa guadagnare un’ora di luce al mattino, periodo in cui essendo il sole basso, la maggior parte delle persone si trova comunque a dover accendere le luci. Di contro però farà buio un’ora prima, quindi ci si troverà ad accendere anticipatamente la luce in casa adeguandosi all’orario del tramonto. Un’ipotesi, quella dell’ora legale continuata, che ad oggi non ha trovato però grandi riscontri sia in termine di stime per i risparmi, sia per le problematiche orarie con gli altri stati europei. Non si escludono però cambi di rotta per un prossimo futuro.