Scatta il maxi aumento per i pensionati nati in questi anni, a dare la notizia è proprio l’Inps in via ufficiale. Scopriamo da quando si potrà percepire l’aumento, che andrà ad aumentare le pensioni più basse.
Con l’arrivo del mese di aprile molti pensionati hanno potuto finalmente ricevere il maxi aumento annunciato dalla circolare INPS. Prevede un rialzo delle pensioni più basse e che quindi è destinato a favorire coloro che prendono meno di pensione.
Chi si è già recato allo sportello della banca o della posta per ritirare la pensione ha dunque avuto una bella sorpresa. Proprio ad aprile si stanno concentrando le somme degli arretrati riguardanti le misure di sostegno che l’INPS ha messo a disposizione di alcune categorie di pensionati.
Scopriamo nel dettaglio a chi sono destinati gli arretrati e a quanto ammonta l’aumento delle pensioni più basse.
L’aumento riguarda le pensioni basse
Negli ultimi tempi sono stati diversi gli aiuti riservati anche ai pensionati per far fronte all’aumento del costo della vita.
In questo ambito rientra anche il bonus una tantum da 150 euro, che è stato erogato a tanti pensionati, in particolare a quelli svantaggiati, che sono stati destinatari anche di altre misure studiate apposta per venire loro incontro in questo periodo difficile.
Fra le altre misure messe in campo dal governo per aiutare le fasce di pensionati più svantaggiate vi è anche l’adeguamento ISTAT dei trattamenti pensionistici, che sono stati erogati in parte negli ultimi mesi dello scorso anno. Il governo aveva deciso di non attendere l’inizio dell’anno successivo, in modo da favorire le categorie con importi di pensione bassi.
L’iter di rivalutazione non è stato fatto nei tempi previsti
Tuttavia, non è stato fatto nei tempi previsti l’iter di rivalutazione delle pensioni. Inoltre, bisogna tenere anche conto che l’indice ISTAT preso in considerazione non è definitivo, per cui potrebbe esserci un altro conguaglio se quest’anno l’inflazione continuerà a salire.
Quindi, per contrastare i costi vertiginosi delle bollette e l’aumento dei prezzi al consumo, l’aumento adeguato ha raggiunto oggi in totale la percentuale del 7,3%.
Come previsto dalla normativa vigente, l’aumento è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che c’è stata negli indici dei prezzi al consumo che l’Istat ha fornito il 3 novembre 2022.
Le somme spettanti sono state spalmate in base alla tabella delle aliquote del reddito. Dunque, per le pensioni minime non c’è stato un indice percentuale che ha tenuto conto delle statistiche del paniere, ma una rilettura in chiave più sostenibile degli importi rispetto alle spese.
A quanto ammonta l’aumento per i pensionati
Con il governo Meloni è stato introdotto l’aumento delle pensioni minime da 563 euro a 600 euro. Tuttavia, solo per alcuni pensionati è stato disposto questo aumento, e nello specifico riguarda coloro che sono over 75.
Per le altre pensioni la rivalutazione sarà del 120%, a prescindere dall’età, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 in vigore dal 1° gennaio. Se ci sono ancora ritardi, probabilmente l’aumento arriverà nel cedolino di maggio, e in questo saranno inclusi gli arretrati.
Come detto prima, per gli over 75 l’assegno sarà di circa 600 euro, mentre per gli altri che prendono la pensione minima ammonterà a circa 572,20 euro.