Alcuni lavoratori alla fine di gennaio troveranno una bellissima sorpresa in busta paga, ovvero più di €200 in aggiunta al classico pagamento.
Rispetto agli altri anni, quest’anno sarà un anno prosperoso per molti lavoratori di alcuni settori specifici che vedranno cambiare i calcoli del retribuzioni non soltanto nel mese di gennaio, ma anche in quelli a seguire.
A seguito della nuova legge di bilancio, è stato stabilito il taglio del cuneo fiscale del 3% per i lavoratori dipendenti che hanno redditi fino a €25000 annui e del 2% per tutti coloro che hanno un reddito che va da 25 a 35.000€.
Purtroppo non ci sarà alcun aumento di stipendio invece per coloro che percepiscono redditi oltre i 35 mila euro. Ecco cosa potrebbe cambiare da questo momento in poi e di che aumenti si sta parlando.
Aumenti da gennaio, quali categorie di lavoratori sono interessate
Per gli stipendi tra 800€ e €400 non ci sarà un aumento a partire da gennaio ma successivamente. Probabilmente gli effetti ci saranno a partire dal mese di marzo e non prima. Per cui chi percepisce stipendi superiori a 2.642 euro fino ad un massimo di €4000, con redditi annui di 35 mila euro e più non avrà aumenti a seguito del taglio del cuneo.
Coloro che percepiscono stipendi fino ad un massimo di 2.692 euro invece riceveranno in busta paga degli aumenti di qualche decina di euro al mese e nulla di più. Per chi percepisce uno stipendio che va da 800 a 4.000€, quindi per tutti i lavoratori dipendenti del commercio, del settore terziario in genere, invece si attende conferma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale che ormai è scaduto dal 31 dicembre 2019.
Aumento di 350 euro, ecco come si svolgeranno i pagamenti
Per queste categorie in particolare è previsto un aumento di €350 che verrà pagato in due momenti differenti. Il primo pagamento avverrà nel mese di gennaio e si tratta di €200 in più, mentre la restante parte ovvero gli altri 150€ saranno pagati a marzo.
Durante l’anno ovvero nel mese di aprile, ci sarà l’aumento di €30 al mese nella busta paga soltanto per i lavoratori dipendenti al quarto livello. Nel corso del 2023 insomma tutti coloro che lavorano nel settore terziario, nel commercio e nella grande distribuzione vedranno la busta paga incrementata di qualche centinaio di euro che per qualcuno possono essere veramente pochi soldi, ma che in realtà fanno la differenza alla fine del mese soprattutto adesso.
Stipendi da 800 euro a 4000 euro per dipendenti statali ecco le novità
Anche per quanto riguarda gli stipendi che vanno da 800 a €4000 di dipendenti statali ci saranno degli aumenti effettivi grazie al pagamento dell’1% in più, si tratta come si diceva pocanzi sempre e soltanto di qualche decina di euro in più e non di grandi cifre.
Per coloro che prendono uno stipendio di €1.400 l’aumento sarà di 21 euro al mese, mentre chi percepisce uno stipendio di €2000 al mese riceverà più o meno 30 euro in più. Per i lavoratori assunti con CCNL, a seguito dei rinnovi contrattuali da poco conclusi, non mancheranno gli aumenti, che però ancora devono essere calcolati. Anche in questo caso si tratterà di qualche decina di euro in più al massimo 200 o €300 aggiuntivi alla busta paga normale.
Le nuove riforme prese in considerazione dal Governo Meloni
Infine, nel 2023 si potrebbe parlare di una nuova riforma fiscale, il Governo è pronto ad avviare una revisione delle aliquote IRPEF in base alla fascia di reddito di appartenenza. Secondo le prime notizie il governo Meloni vorrebbe ridurre le aliquote portandole a tre, ovvero 23%, 27% e 43%.
Almeno per adesso non ci sono conferme, né notizie ufficiali in merito alla questione, per cui probabilmente bisognerà attendere ancora qualche mese per scoprire quali saranno le fasce di reddito associate e quali gli scaglioni. Il primo certamente si fermerà a 15 mila euro.