Paga troppo bassa, condannata un’azienda milanese

Un’azienda Milanese è stata condannata dal tribunale di Milano, per aver pagato uno stipendio al di sotto della norma per tanti anni ai lavoratori. 

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L’azienda Milanese, pagava i suoi dipendenti con uno stipendio sotto i €640 netti al mese, quindi addirittura meno rispetto a quanto fornito dallo Stato con il reddito di cittadinanza. Tutto questo nonostante il contratto nazionale italiano, preveda una paga di molto superiore.

Per questo motivo il giudice del lavoro di Milano, ha condannato una società di vigilanza privata, che è andata per tanto tempo contro l’articolo 36 e contro i suoi lavoratori.

Retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, in poche aziende oggi rispettano le regole

Il lavoratore per legge ha diritto ad una retribuzione che sia proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro svolto. Ad ogni modo la paga deve essere sufficiente ad assicurare sia a se stesso, che alla famiglia, una esistenza dignitosa e libera. 

In particolare il tribunale si è occupato del caso di una dipendente, impiegata a Padova come portinaia di un magazzino della grande distribuzione. Ma non sarebbe la sola ad aver percepito uno stipendio ‘da fame’ nel corso degli ultimi anni. Come lei altre 20 persone minimo, hanno convissuto con questa situazione e vissuto nel disagio.

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In realtà non sono soltanto le aziende private a pagare poco i dipendenti, perché lo fanno anche alcuni settori del pubblico impiego.

La società milanese è stata condannata a pagare il risarcimento alla sua dipendente per un totale di 6700 euro

Con questa sentenza il giudice Tullio Perillo, ha deciso di condannare la società a pagare il risarcimento di ben 372 euro in più per i prossimi mesi fino al raggiungimento di un totale di 6.700 euro. Questi soldi rappresentano il differenziale tra la paga che la donna ha ricevuto e quella che avrebbe dovuto percepire per aver svolto il servizio di portierato per anni.

Questa è una vittoria storica non soltanto per la diretta interessata ma per tutti perché corre in soccorso di tutti quei lavoratori che si trovano nella sua stessa situazione. Purtroppo in Italia ad oggi i lavoratori sottopagati sono più di 100.000.

Giuseppe Conte e Franco Mari intervengono sulla questione. Ecco cosa hanno dichiarato a questo proposito

Il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è intervenuto sulla faccenda dichiarando che queste cifre non solo non permettono ad una famiglia o ad una singola persona di vivere una vita dignitosa. Ma causano molte altre problematiche, perché la gran parte di coloro che non arrivano alla fine del mese, commettono reati. Quindi, aumenta la criminalità. 

Il capogruppo di Alleanza Franco Mari, ha sottolineato che a seguito della sentenza del giudice del lavoro di Milano, adesso bisognerà fare qualcosa direttamente al Parlamento. Le cinque proposte di legge sul salario minimo sono già in discussione, ma probabilmente questo non basterà. Bisognerà fare qualcos’altro di più consistente. La situazione è veramente drammatica, ecco perché è importante agire nel breve tempo.

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