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Cronaca

Panzeri ai domiciliari con il braccialetto elettronico

La Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles ha deciso: Antonio Panzeri andrà ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Antonio Panzeri-Imilanesi.it

Una lunga carriera in politica come segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, responsabile delle politiche per l’Europa e membro della direzione nazionale dei Democratici di Sinistra, nel 2004 approda al Parlamento europeo. E lì rimane fino al 2019. Durante il mandato si occupa dei diritti umani e delle condizioni dei lavoratori, in particolare, per quelli del Qatar.

Lascia il Parlamento europeo per diventare presidente di Fight impunity, un’associazione che promuove la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani e per la giustizia internazionale. Nel 2022, il 9 dicembre, a Bruxelles, in seguito all’inchiesta delle autorità belghe sui casi di corruzione presso il Parlamento europeo, lo arrestano con l’accusa di aver favorito gli interessi del Qatar.

Arrestate anche la moglie e la figlia

Contemporaneamente a Bergamo le forze dell’ordine arrestano anche la moglie Maria Colleoni di 67 anni e la figlia Silvia di 38. L’autorità giudiziaria belga ha emesso anche il mandato europeo per arrestare le due donne. Dopo l’arresto la Guardia di Finanza le ha condotte nel carcere di San Vittore.

E, sempre su richiesta della magistratura belga, arrestarono anche la commercialista Maria Rossna Bellini, ex assessore al bilancio del comune di Pieve Emanuele. Titolare anche di moltissimi altri incarichi in vari enti statali e partecipate. Inoltre componente del collegio sindacale di Milano Sport, dell’ APOLF, agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro, di Milano.

Antonio Panzeri -Imilanesi.it

La donna è vista come l’anello di collegamento fra Panzeri e Francesco Gori. Accusata di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio. E’ rimasta in carcere fino al febbraio del 2003, quando il giudice ha deciso per la scarcerazione, ma con il divieto di espatrio.

Ora le cose stanno per cambiare anche per l’ex eurodeputato Antonio Panzeri. La camera di consiglio del tribunale di Bruxelles ha, infatti, deciso di rimandarlo a casa. Il suo legale Laurent Kennes ha riferito del suo imminente rilascio. E’ ritenuto, dagli inquirenti belgi la figura centrale dello scandalo che è scoppiato l’anno scorso all’interno del Parlamento Europeo.

Durante la sua permanenza nel carcere di Saint-Gilles a Bruxelles, Panzeri si era dichiarato pentito e pronto a collaborare con gli inquirenti. In cambio della sua testimonianza ha ottenuto una considerevole riduzione di pena. La legge belga, infatti, prevede pene ridotte per chi si pente e si rende disponibile a collaborare fornendo informazioni utili alla soluzione del caso.

Ai domiciliari

La pena concordata è di cinque anni, solo uno dei quali trascorso in carcere, mentre gli altri ai domiciliari a casa, ma controllato con il braccialetto elettronico. Inoltre hanno confiscato anche tutti i beni acquisiti con la corruzione e dovrà pagare una multa per l’ammontare di 80.000 euro.

In carcere rimangono, però, Kaili, che ha sempre proclamato la sua innocenza ed estraneità ai fatti, e Tarabella. Anche Giorgi, ex collaboratore di Panzeri e compagno di Kaili, ma già ai domiciliari da oltre un mese. Al momento dell’arresto occupava la mansione di assistente di Cozzolino, ora agli arresti domiciliari in Italia aspettando altre indicazioni da parte delle autorità belghe.

Published by
Liana Cinelli