Un uomo evade i domiciliari per recarsi dal barbiere a farsi tagliare i capelli. Rintracciato dai militari, cosa ha deciso il giudice?
Non è la prima volta che un pregiudicato evade dai domiciliari per far sparire le proprie tracce oppure per andare dall’amante.
In questo caso, però, la motivazione è alquanto bizzarra e sui generis, per non dire divertente.
L’uomo in questione è stato arrestato perché ha violato l’obbligo agli arresti domiciliari per andare dal barbiere per tagliarsi i capelli.
Si tratta di un uomo di 33 anni originario della Repubblica Domenicana, ma chi risiede da tempo a Pavia. Il domicilio esatto è a Montù Beccaria.
Sottoposto agli arresti domiciliari, il magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di Pavia lo aveva autorizzato ad allontanarsi dalla propria abitazione dalle 7 del mattino per un colloquio lavorativo a Pavia.
Dove esattamente? Presso una officina meccanica, che lo stesso giudice aveva individuato e dato poi l’autorizzazione dal pregiudicato.
A distanza di diverse ore dalla fine del colloquio, i militari della stazione di Montù Beccaria hanno provveduto a effettuare nel pomeriggio il controllo di routine.
Il dominicano, però, non si trovava presso il suo domicilio. Quindi, aveva violato quanto prescritto dal giudice di sorveglianza.
Immediatamente sono partiti gli accertamenti per ritrovare l’uomo apparentemente in fuga. Verso le 19 è stato individuato a Stradella mentre stava scendendo da un mezzo pubblico.
Appena è stato fermato dai militari, l’uomo mostrava dei cambiamenti evidenti nell’acconciatura dei capelli. In effetti, lo stesso ha confermato che era stato dal barbiere di Pavia per tagliarseli.
Il problema è che non è stato in grado di specificare quanto tempo aveva passato dal barbiere, così come non è riuscito a giustificare i suoi successivi movimenti.
L’arresto, comunque, è scattato ugualmente, il quale è stato convalidato già il giorno successivo.
Per adesso il giudice ha nuovamente disposto gli arresti domiciliari, in attesa di eventuali nuove decisioni da parte del magistrato di sorveglianza.