Una specifica categoria di cittadini, possono fare subito domanda per avere la pensione a 60 anni.
In base a una nuova circolare INPS, alcune categorie di lavoratori potrebbero presto fare richiesta di pensione già a 60 anni. Ovviamente vi sono diverse proposte da valutare, ma di certo a breve il governo dovrà prendere una decisione per riformare sistema delle pensioni in Italia.
Sicuramente nel 2024, le pensioni subiranno dei mutamenti. Per sapere tutto circa il sistema delle pensioni nel nostro paese, le novità possibili vi consiglio di leggere quanto riportato.
La situazione delle pensioni
Secondi i dati resi noti dall’INPS, già nei primi mesi del 2023 ha erogato ben 370,136 nuove pensioni. Il governo in questi giorni deve far fronte alla situazione delle riforme delle pensioni e delle vari misure da mettere in atto. La revisione del sistema pensionistico in Italia è necessaria, per rivedere la previdenza e ridurre la pressione fiscale.
Secondo dei dati statistici, una gran parte dei pensionati italiani, si arrangia per arrivare a fine mese. I dati resi noti dall’ISTAT relativi al rapporto tra pensionati e lavoratori, ha rivelato che eccetto alcuni casi in genere il numero dei pensionati è calato.
Sicuramente a contribuire ad calo del numero dei pensionati, vi sono le riforme messe in atto. In pratica, negli ultimi dieci anni pare che è diminuito il peso di chi percepisce la pensione. Va aggiunto, che con calo della natalità e dell’invecchiamento della popolazione italiana, è mutato il tasso standardizzato di pensionamento. Altri interessanti dati statistici, hanno confermato che nel 2050, nel nostro paese ci saranno più persone con più di 50 anni senza lavoro che persone occupate.
Le proposte sulle pensioni a 60 anni
Presto il governo dovrà prendere una decisione in merito alla riforma delle pensioni in corso. Chiaramente si dovrà trovare un compromesso per venire incontro alle richieste dei sindacati e i limiti di bilancio del governo.
Con l’attuale Quota 103, è possibile andare in pensione al raggiungimento di 62 anni di età e 41 anni di contributi, legge che potrebbe essere prorogata nel 2024. Tra le vari proposte vi è poi la legge nota come Quota 96, che sta a indicare la somma dell’età anagrafica del lavoratore degli anni contributivi, ossia 61 più 35.
Si tratta di una legge che è stata sostituita nel 2012 dalla pensione anticipata e che potrebbe essere rimessa in vigore nel prossimo anno. Dal canto loro, i sindacati desiderano maggiore flessibilità. Inoltre voglio introdurre la pensione di garanzia per i giovani precari, al fine di garantire a tutti un minimo pensionistico
Il governo dal canto suo, ha come obbiettivo della riforma sulle pensioni, quello dell’uscita anticipata con 41 anni di contributi. Pare che il governo voglia puntare sull’aumento delle pensioni minime e il rafforzamento dell’Ape sociale. Ma i problemi più gravi, sono di certo quelli legati alla mancanza delle risorse che mancano.
Pensione aa 60 anni, si pensa a Quota 96
La Quota 96 è una pensione anticipata, che il governo sta valutando di ripristinare nel nuovo anno. Si tratta di un tipo di pensionamento anticipato, per cui tutti i lavoratori che svolgono un lavoro definito usurante, possono andare in pensione al raggiungimento dei 61 anni di età e 35 anni di contributi.
Tale tipo di pensione, riguarda solo specifiche categorie di lavoratori, quelli che svolgono attività gravose. Alcuni hanno pure proposto, un ulteriore abbassamento dell’età pensionabile, per Quota 96 all’età di 60 anni, realizzando così la Quota 95.
Nello specifico i lavoratori usuranti, potrebbero andare in pensione al raggiungimento di 61 anni di età e sette mesi e 78 giorni di lavoro notturno. Per i lavoratori notturni e usuranti con 72 o 77 giorni di lavoro notturno è possibile andare in pensione a 62 anni e sette mesi. Infine per i lavoratori con 64 o 71 giorni di lavoro notturno, la pensione è concessa al raggiungimento di 63 anni e sette mesi.