Nel 2023 chi ha compiuto 62 anni potrà percepire finalmente la pensione, ma solo con questi requisiti e modalità.
Il tema pensioni sta prendendo una forma concreta per il 2023, infatti sono tantissimi i pensionati che iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel. Come sappiamo, al momento si tratta di ipotesi e aggiornamenti che vengono messi man mano sul tavolo delle decisioni. Una Manovra di Bilancio ricca per il nuovo Governo, con la rivoluzione del sistema pensionistico che sta per avere il suo inizio: alcuni soggetti potranno uscire anticipatamente dal lavoro a 62 anni ma solo con questi requisiti.
Come accennato c’è fermento per quanto riguarda le pensioni e la richiesta di uscire anticipatamente dal lavoro. Ci sono nuovi strumenti e misure che sono state studiate appositamente per queste categorie di persone, dai classici e ordinari sino alle novità che il Governo sta per mettere a disposizione.
Per andare in pensione anticipatamente, moltissimo dipende dall’anno di nascita e poi anche dai contributi che sono stati versati. Uno dei requisiti fondamentali è ovviamente la carriera lavorativa e tutto ciò che concerne gli anni di lavoro effettivi.
Tutti i soggetti che sono nati nel 1961 potranno avvalersi alle nuove modalità previste, con l’uscita da lavoro dai 62 anni di età. È la nuova Quota 103, dedicata a questa categoria mentre chi è nato nel 1962 per ora non potrà avere alcuna agevolazione o uscita.
La misura flessibile accennata a inizio mese di novembre non sembra più essere a disposizione: questo vuol dire che non ci sarà al momento possibilità di pensionamento per tutti coloro che sono nati in altri anni con Quota 100 o Quota 102 flessibile.
La Quota 103 non sarà assolutamente flessibile, con una età massima prevista di uscita pari a 62 anni e 41 anni di contributi versati. I 35 anni devono essere inoltre effettivi di lavoro, neutri ed esclusi da ogni tipo di malattia e/o periodo di disoccupazione.
Non è tutto, si parla anche di finestra mobile per il settore privato pari a 3 mesi e per il settore pubblico pari a 6 mesi. Tutte le misure precedenti, anche questa non prevede il cumulo dei redditi che sono derivanti da altri canali con eccezione per chi vorrà continuare a lavorare come autonomo occasionale (senza superare i 5.000 euro all’anno).
La Quota 103 offre quindi tantissime possibilità per i soggetti in questione. Non saranno solo coloro che hanno compiuto 62 anni a poter uscire dal lavoro anticipatamente, ma anche i 63enni nati nel 1960. I contributi versati dovranno essere sempre 41.
Oltre a questa misura, ci si può avvalere ad altre alternative che sono state studiate per chi è invalido all’80%. Insomma, ci sono certamente delle alternative di varia natura e validissime per chi desidera concretamente uscire prima dal lavoro con 62 anni compiuti. Si attende conferma su tutti i punti, anche se questi strumenti dovrebbero oramai essere una certezza.