La pensione anticipata a 55 anni potrebbe non essere solo un sogno: sono tantissime le persone che hanno già la possibilità di ritirarsi.
Confucio diceva, fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita. Non sappiamo a che età sia andato in pensione Confucio, ma sicuramente anche lui avrebbe fatto i salti di gioia apprendendo che sarebbe potuto andare in pensione a soli 55 anni. Sono in tantissimi gli italiani che possono andare in pensione anticipata.
Quel che bisogna fare per scoprire se anche tu sei tra questi fortunati è semplicemente analizzare la tua carriera lavorativa e rispondere a poche semplici domande. Nonostante la possibilità che il nuovo governo possa cambiare le leggi sul pensionamento, molte cose rimarranno invariate, quindi alcuni di noi possono già fare una stima su quando andremo in pensione.
Pensione anticipata a 55 anni, chi può smettere di lavorare così presto?
La pensione è sempre un tema caldo quando ci sono le elezioni. Non sappiamo ancora prevedere come si muoverà il nuovo governo a riguardo, ma alcune cose rimarranno necessariamente invariate. La pensione anticipata ordinaria prevede che una donna possa andare in pensione avendo versato i contributi per un totale di 41 anni e dieci mesi. Per gli uomini invece sono necessari 42 anni e dieci mesi di contributi.
Il decreto n. 4/2019 ha congelato fino al 31 dicembre 2026 l’adeguamento alla speranza di vita ai requisiti richiesti dalla pensione anticipata ordinaria. Quindi, fino alla fine del 2026, si potrà andare in pensione avendo pagato i contributi per il tempo pocanzi citato, a prescindere dall’età anagrafica.
Quindi se una donna ha cominciato a lavorare a 13 anni, potrà andare in pensione già a 55 anni.
Dieci mesi in meno di contributi per queste categorie
Alcune donne invece potranno andare in pensione anche solo con 41 anni di contributi, però devono essere rispettati due requisiti: deve aver versato dodici mesi di contributi prima di aver compiuto 19 anni (quindi deve aver cominciato a lavorare prima della maggiore età) e deve appartenere ad uno dei profili tutelati.
Per profili tutelati si intendono i disoccupati, coloro che hanno svolto lavori usuranti, i caregiver e i disabili. Queste due misure, sempre per il decreto n. 4/2019, non potranno subire variazioni fino alla fine del dicembre 2026. Dunque, per come stanno i fatti, potranno andare in pensione a 55 anni solo donne appartenenti a categorie tutelate e che hanno cominciato a lavorare precocemente. Tuttavia non è da escludere che il nuovo governo tenti di introdurre una quota 41 per tutti.