Pensione anticipata a 66 anni, ecco chi può smettere un anno prima di lavorare

Sapevi che si può andare in pensione a 66 anni? Si tratta della pensione anticipata, che permette di lasciare il lavoro con l’anticipo di un anno. Scopriamo come funziona e chi può farlo!

pensione in anticipo
pensione in anticipo – imilanesi.nanopress.it

La pensione anticipata è un’ottima occasione per lasciare il lavoro prima e godersi di più la vita. Ma chi può accedervi? In genere servono 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia, ma ci sono delle novità interessanti per tante categorie di lavoratori, che bisogna conoscere bene. Scopriamo di seguito quali sono le varie opzioni per accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni anziché a 67!

Pensione – imilanesi.nanopress.it

Pensione di vecchiaia a 66 anni

Come tutti sappiamo, si può accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni, ma si può anche andare in pensione con un anno di anticipo, quindi a 66 anni, a patto che si rientri nelle seguenti categorie:

  • Lavoratori usuranti – coloro che svolgono lavori usuranti, previsti dal decreto del Ministero del Lavoro del 18 maggio 1999, possono accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni invece che a 67. Si tratta di lavori che vengono svolti nelle cave, nelle miniere, a temperature elevate, e bisogna però aver svolto questi lavori per sette anni almeno negli ultimi dieci.
  • Lavoratori gravosi – coloro che svolgono lavori gravosi come stabilito dalla legge 232/2016 possono prendere la pensione di vecchiaia con un anno di anticipo. Questi lavoratori devono aver svolto le attività indicate dalla legge per almeno sette anni negli ultimi dieci prima di entrare in pensione.
  • Lavoratori notturni – coloro che lavorano durante l’anno per almeno 64 notti.

Coloro che rientrano nelle categorie indicate possono andare in pensione a 66 anni e 7 mesi e con 30 anni di contributi. E’ importante sottolineare che questa opzione riguarda solo i dipendenti e non i lavoratori autonomi.

Pensione-imilanesi.nanopress.it

Pensione di vecchiaia a 66 anni per le donne

Alle donne è consentito accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni secondo quanto previsto dall’articolo 1 (commi 12, 23, e 40 lettera C) della Legge 335/1995. Si tratta della Legge Dini, che consente a coloro che hanno un’anzianità contributiva sotto i 18 anni al 31 dicembre 1995 di optare per il sistema contributivo.

In questo caso le donne con soli 15 anni di contributi possono andare in pensione, ma bisogna avere almeno 5 anni di contributi con regime contributivo.

Alle donne viene anche riconosciuto uno sconto anagrafico per ciascun figlio pari a 4 mesi in meno. Dunque, chi ha avuto almeno tre figli, può accedere alla pensione con un anno di anticipo e quindi a 66 anni.

Altre opzioni per accedere alla pensione a 66 anni

Vi sono anche altre opzioni per accedere a 66 anni alla pensione, come per esempio:

  • Gli uomini possono accedere alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi
  • Le donne possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi
  • Con la Quota 41 che prevede 41 anni di contributi

Essendo in possesso dei requisiti per accedere ad una delle misure indicate è quindi possibile andare a qualunque età in pensione, oppure a 66 anni, con un anno di anticipo rispetto ai 67 previsti.

Inoltre, si può ancora andare in pensione con un anno di anticipo se si hanno i requisiti previsti per la Quota 100. Servono almeno 38 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2021per andare in pensione a 66 anni.

Pensione-imilanesi.nanopress.it

Infine, coloro che hanno cominciato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996, che quindi sono con regime contributivo, possono controllare se riescono ad accedere alla pensione anticipata.

In questo caso servono 20 anni di contributi, 64 anni e l’importo dell’assegno deve essere uguale o più di 2,8 volte a quello dell’assegno sociale. Ovviamente chi ha una invalidità del 100% va prima in pensione, e in questo caso servono 20 anni di contributi, 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini.

 

Impostazioni privacy