Arretrati fino a 3000 euro: sembra essere in arrivo questa somma e proprio per queste categorie. Di chi stiamo parlando? Per avere la risposta vi basterà leggere qui di seguito.
A breve si parlerà di un settore che potrà usufruire di questi arretrati, con una somma di 53 euro mensili. Un particolare assegno, ma solo per determinati beneficiari. Vediamo di chi si tratta, partendo dal presupposto che è pronto un nuovo aiuto dedicato a una categoria specifica, che potrà quindi usufruire di un’agevolazione molto interessante. Un assegno correlato alla vedovanza per gli invalidi. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.
Arretrati fino a 3000 euro: in arrivo un supporto importante
Come accennato poco fa si parla di una bella somma che potrebbe arrivare nelle vostre mani Di cosa stiamo parlando?
Per la precisione si tratta di un assegno di vedovanza 2023, che corrisponde a una cifra di 52,91 euro al mese da aggiungere alla pensione di reversibilità. Dunque si può beneficiare di arretrati equivalenti a una somma massima di 3000 euro.
I soggetti che potranno ottenere questa tipologia di supporto devono rientrare nei limiti di reddito stabiliti in questo caso. Il settore che può quindi beneficiarne, non deve andare oltre la soglia di reddito corrispondente a 27.88967 euro. In questo caso il beneficiario potrà ricevere un assegno di 52,91 euro mensili.
Gli interessati che dispongono di un reddito incluso tra i 27.889.68 e i 31.296,62, potrà invece ottenere un aiuto più basso di 19,59 euro al mese Nel momento in cui il reddito dovesse andare oltre la cifra di 31.296,62, allora non si potrà usufruire dell’assegno di vedovanza.
Arretrati fino a 3000 euro: i fattori che permettono di avere quest’assegno
Per poter capire bene il meccanismo inerente questo particolare aiuto, è di grande utilità un esempio pratico. Una donna vedova dall’anno 2010 riceve puntualmente la pensione di reversibilità del marito.
La donna in questione dispone di una forma d’invalidità equivalente al 100% e, conseguentemente, ci si interroga sul fatto se possa o meno beneficiare di quest’assegno con relativi arretrati.
Un aspetto da tener presente in questi casi è che è possibile effettuare la richiesta del diritto all’assegno di vedovanza, anche successivamente alla presentazione della domanda riguardante la reversibilità.
Tra l’altro si può pure fare la richiesta per quanto concerne gli arretrati. In riferimento al diritto dell’assegno associato a uno stato di vedovanza, si può trasferire poi agli eventuali eredi.
Questo è un argomento da trattare a parte, perché accade nel momento in cui sia avvenuta la morte del vedovo in questione, prima di aver ricevuto l’assegno di vedovanza.
Gli eredi in questo specifico caso hanno la possibilità di fare la richiesta di tale vantaggio economico, per tutto quel lasso di tempo in cui il vedovo aveva pieno diritto di riceverlo. Gli arretrati sono ugualmente usufruibili, per tutto quel periodo in cui la somma correlata non è giunta al defunto.
L’aspetto fondamentale da considerare in questi casi, è che questo supporto economico è diretto esclusivamente a determinate fasce che hanno un certo reddito.
Uno degli elementi da tener presente è quello riguardante il limite di prescrizione in forma quinquennale. Gli arretrati per quanto concerne i 5 anni precedenti, hanno un ammontare che equivale precisamente a 3000 euro approssimativi.
Cosa fare per presentare l’apposita richiesta: i dettagli da conoscere
Le persone che intendono presentare questa domanda all’INPS, possono farlo tramite l’aiuto di un Ente di patronato. Alternativamente la domanda si può presentare attraverso il sito dell’INPS utilizzando le credenziali SPID, CIE oppure CNS.
Un’altra opzione è quella di fare la domanda tramite il Contact Center dell’INPS.
La richiesta dell’assegno deve disporre pure di tutta la documentazione necessaria, per poter averne diritto. La copia del documento d’identità valido è il primo documento che bisogna allegare in questi casi, oltre al codice fiscale.
Il richiedente deve aggiungere anche la sua ultima dichiarazione dei redditi che ha presentato all’Agenzia delle Entrate.
La copia del verbale di invalidità col 100% è un altro documento indispensabile, per effettuare tale richiesta. In aggiunta ai documenti già citati, c’è bisogno di un documento che attesta la data riguardante il principio della vedovanza.
Un ulteriore documento molto importante da presentare per la domanda, è quello riportante il numero e la categoria correlati alla pensione di reversibilità che riceve il soggetto interessato.
Le tempistiche per l’erogazione: considerazioni finali
Sicuramente a questo punto vi starete chiedendo in che tempistiche può avvenire l’erogazione.
In riferimento ai tempi necessari per l’erogazione, c’è solo una certezza: non sono ancora certi. L’INPS da parte sua sta provando a svolgere un lavoro di smaltimento di tutte le domande, nel modo più rapido possibile.
Generalmente, nell’arco complessivo di due mesi circa l’INPS provvede con la lavorazione della richiesta, procedendo poi con l’invio dell’assegno associato alla pensione.
In alcuni casi però potrebbe accadere che, nonostante siano trascorsi un paio di mesi, l’interessato non abbia ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito.
In questa circostanza il richiedente deve contattare l’INPS oppure rivolgersi al CAF che lo sta supportando nella richiesta, segnalando di non aver ancora ricevuto l’assegno di vedovanza.
La persona richiedente soltanto attivandosi in questo modo, potrà sapere notizie più approfondite e aggiornate, per quanto riguarda a che punto è la richiesta e la sua condizione di avanzamento.
I soggetti che hanno fatto questa domanda, quindi, devono stare attenti e richiedere tutti gli aggiornamenti possibili.
Se siete arrivati fino a questo punto dell’articolo, avrete compreso di cosa stiamo parlando nel dettaglio e soprattutto cosa occorre fare per avere questa somma. Ovviamente abbiamo detto che è importante tener conto di alcuni requisiti e solo dopo si potrà procedere nel modo indicato. Ecco che per molti di voi questa sarà una bella notizia, dal momento che avere più soldi a disposizione non può che essere un supporto non indifferente. Un supporto che soprattutto in questo periodo può fare una grande differenza sia da un punto di vista economico che psicologico. Sicuramente non è una cosa da poco.