Andare in pensione e godersi il meritato riposo, dopo una vita di lavoro, è il sogno di chiunque. Oggi l’età minima per accedere alla pensione è di 67 anni, con almeno 20 anni di contributi.
C’è però un’eccezione che riguarda le persone nate in un determinato anno, che hanno diritto alla pensione a 66 anni, quindi un anno in meno rispetto a quanto sancito nella normativa vigente. Ecco a chi spetta e come ottenerla.
La Legge di Bilancio 2024 ha confermato l’Ape, il pensionamento anticipato. Più stringenti le modalità di accesso a questa misura, con l’età anagrafica minima che sale a 63,5 anni. L’Ape sociale spetta quindi a quelle categorie di lavoratori che abbiano maturato 30 anni di contributi e raggiunto 63,5 anni di età. Nello specifico, si tratta di caregivers, invalidi civili, e coloro che abbiano svolto mansioni gravose, per i quali l’elenco è stato notevolmente ridotto rispetto a quello approvato con la Legge di Bilancio 2022.
La scadenza per presentare la domanda di Ape sociale è prevista per il 31 marzo 2024. Vediamo nel dettaglio le categorie di lavoratori che hanno diritto al pensionamento anticipato:
Per quanto riguarda i requisiti di contribuzione, nulla è cambiato rispetto alla precedente Legge di Bilancio:
Alle donne che abbiano avuto dei figli spetta un’altra riduzione contributiva, non superiore ai due anni, corrispondente a un anno per ogni figlio.
La Legge di Bilancio del nuovo anno estende la possibilità di andare in pensione a 67 anni – con almeno 20 anni contributi – alla totalità delle categorie di lavoratori. Per coloro i quali i primi contributi versati risalgono agli anni successivi al ’95, le modalità di accesso alla pensione restano invariate: 20 anni di contributi e 67 anni di età. C’è però una categoria di persone a cui spetta la possibilità di accedere alla pensione con un anno di anticipo rispetto agli altri.
Si tratta di coloro i quali sono nati nel 1958, che non abbiano versato contributi prima del 1° gennaio 1996. Un’altra condizione per accedere alla pensione anticipata è che si tratti di donne che abbiano avuto almeno un figlio. In questo modo, potranno accedere alla pensione a 66 anni di età e non più 67. L’anticipo per l’accesso alla pensione si calcola in base al numero dei figli: per ogni figlio si può anticipare di quattro mesi la pensione. Quindi, le donne che hanno avuto 3 figli potranno accedere esattamente un anno prima alla pensione, quelle che ne hanno avuto uno potranno invece andare in pensione a 66 anni e 8 mesi.
Una possibilità non di poco conto, che consente un accesso “privilegiato” alle madri che desiderino andare in pensione in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla legge.