Pensione+INPS+2024%2C+se+rientri+in+questi+anni+c%26%238217%3B%C3%A8+una+bellissima+notizia+per+te
imilanesinanopressit
/pensione-inps-2024-se-rientri-in-questi-anni-ce-una-bellissima-notizia-per-te/amp/
Economia e Lavoro

Pensione INPS 2024, se rientri in questi anni c’è una bellissima notizia per te

Andare in pensione e godersi il meritato riposo, dopo una vita di lavoro, è il sogno di chiunque. Oggi l’età minima per accedere alla pensione è di 67 anni, con almeno 20 anni di contributi. 

Pensione – Imilanesi.nanopress.it

C’è però un’eccezione che riguarda le persone nate in un determinato anno, che hanno diritto alla pensione a 66 anni, quindi un anno in meno rispetto a quanto sancito nella normativa vigente. Ecco a chi spetta e come ottenerla.

Ape Sociale: a chi spetta e come fare domanda

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato l’Ape, il pensionamento anticipato. Più stringenti le modalità di accesso a questa misura, con l’età anagrafica minima che sale a 63,5 anni. L’Ape sociale spetta quindi a quelle categorie di lavoratori che abbiano maturato 30 anni di contributi e raggiunto 63,5 anni di età. Nello specifico, si tratta di caregivers, invalidi civili, e coloro che abbiano svolto mansioni gravose, per i quali l’elenco è stato notevolmente ridotto rispetto a quello approvato con la Legge di Bilancio 2022.
La scadenza per presentare la domanda di Ape sociale è prevista per il 31 marzo 2024. Vediamo nel dettaglio le categorie di lavoratori che hanno diritto al pensionamento anticipato:

  • Caregivers che svolgano lavoro di assistenza da almeno 6 mesi
  • Dipendenti disoccupati che non percepiscono più la Naspi o altri sussidi economici
  • Invalidi civili al 74%
  • Lavoratori che abbiano svolto mansioni gravose per almeno 6 anni (negli ultimi 7) o 7 anni (negli ultimi 10).

Per quanto riguarda i requisiti di contribuzione, nulla è cambiato rispetto alla precedente Legge di Bilancio:

  • almeno 30 anni per caregivers, invalidi civili e dipendenti disoccupati
  • almeno 36 anni per coloro i quali svolgono mansioni gravose.

Alle donne che abbiano avuto dei figli spetta un’altra riduzione contributiva, non superiore ai due anni, corrispondente a un anno per ogni figlio.

Pensione a 66 anni di età

La Legge di Bilancio del nuovo anno estende la possibilità di andare in pensione a 67 anni – con almeno 20 anni contributi – alla totalità delle categorie di lavoratori. Per coloro i quali i primi contributi versati risalgono agli anni successivi al ’95, le modalità di accesso alla pensione restano invariate: 20 anni di contributi e 67 anni di età. C’è però una categoria di persone a cui spetta la possibilità di accedere alla pensione con un anno di anticipo rispetto agli altri. 

Pensionati – Imilanesi.nanopress.it

Si tratta di coloro i quali sono nati nel 1958, che non abbiano versato contributi prima del 1° gennaio 1996. Un’altra condizione per accedere alla pensione anticipata è che si tratti di donne che abbiano avuto almeno un figlio. In questo modo, potranno accedere alla pensione a 66 anni di età e non più 67. L’anticipo per l’accesso alla pensione si calcola in base al numero dei figli: per ogni figlio si può anticipare di quattro mesi la pensione. Quindi, le donne che hanno avuto 3 figli potranno accedere esattamente un anno prima alla pensione, quelle che ne hanno avuto uno potranno invece andare in pensione a 66 anni e 8 mesi.

Una possibilità non di poco conto, che consente un accesso “privilegiato” alle madri che desiderino andare in pensione in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla legge.

Published by
Filomena Indaco