Pensione più alta per tutte queste categorie: la lista ufficiale dell’INPS

Queste categorie di pensionati possono ricevere una pensione più alta: tutto ciò che bisogna fare per aumentare l’importo.

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Pensione più alta – IMilanesi.NanoPress.it

La crisi economica e l’inflazione galoppante hanno reso la vita molto difficile anche ai pensionati, specialmente a coloro che percepiscono un trattamento minimo dall’INPS. Gli aumenti, che hanno riguardato soprattutto i costi dell’energia e i prezzi dei generi alimentari, hanno creato enormi difficoltà soprattutto a coloro che percepiscono una pensione piuttosto bassa. Non a caso uno degli impegni principali del governo Meloni è proprio quello di arrivare a una riforma delle pensioni entro la fine della legislatura, anche se al momento non vengono registrati passi importanti in tal senso.

La pensione è più alta in questo modo: i passaggi da seguire

In attesa che possa arrivare una svolta su questo fronte – in particolare con l’innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro, ndr – è doveroso ricordare ai pensionati che ci sono dei modi per poter ottenere una pensione più alta.

Pensione più alta
Pensione più alta – Imilanesi.Nanopress.it

Ad esempio non tutti sanno che i contributi versati dopo l’accesso alla pensione sono perfettamente validi per il calcolo della pensione stessa. Tuttavia questi contributi non vengono conteggiati automaticamente dall’INPS per erogare il trattamento. Cosa significa?

Per essere più chiari, l’INPS non tiene in considerazione questi contributi perché sono stati versati dopo la data di pensionamento.

Dato che non avverrà alcun riconoscimento automatico, i soggetti in questione devono necessariamente fare domanda per poter ottenere una pensione più alta. Il supplemento di pensione può infatti essere richiesto dai diretti interessati all’INPS stessa.

I pensionati che continuano a versare contributi anche dopo la data di pensionamento non sono delle ‘mosche bianche’ come qualcuno potrebbe essere portato a pensare. Tuttavia, finché non viene inoltrata la domanda per il supplemento questi contributi aggiuntivi rischiano di finire nel dimenticatoio.

Al contrario, questi contributi sono assolutamente validi: tutto ciò che serve è appunto la domanda di supplemento di pensione. Naturalmente, come prevedibile, per poter presentare questa domanda occorrono alcuni requisiti, che variano anche in base alla Gestione dove sono versati i contributi.

Prima di tutto bisogna tenere conto dell’età. Per poter richiedere il supplemento bisogna infatti aver compiuto 67 anni, vale a dire l’attuale età pensionabile.

Il richiedente può fare domanda per il supplemento già dopo due anni dalla prima pensione, dato che il supplemento può essere richiesto con cadenza biennale.

Con la Gestione Separata ci sono regole diverse

Passati i due anni dal precedente supplemento, infatti, il pensionato può contattare l’INPS e chiedere di effettuare un ricalcolo della pensione tenendo conto dei nuovi contributi versati.

Domanda per il supplemento di pensione
Domanda per il supplemento di pensione – Imilanesi.Nanopress.it

Per coloro che invece risultano iscritti alla Gestione Separata dell’INPS le regole sono differenti. In questo caso, infatti, non è preso in considerazione il requisito dei 67 anni di età.

Inoltre, dopo il primo supplemento – che può essere richiesto, come accennato, due anni dopo la data di pensionamento – la cadenza temporale per chiedere quelli successivi è di 5 anni.

Per inoltrare la domanda di supplemento di pensione ci si può rivolgere al Patronato oppure utilizzare le credenziali SPID, CIE o CNS per procedere online. Basta recarsi sul sito dell’INPS per seguire la procedura telematica.

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