Sono in arrivo tre importanti novità per le pensioni: il mese di maggio è un punto di svolta (ma non per tutti).
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La crisi economica ha colpito duramente le famiglie italiane, che si sono ritrovate nel giro di poco tempo a dover fronteggiare forti rincari. Oltre agli aumenti nelle bollette di luce e gas, infatti, in tanti hanno toccato con mano gli incrementi dei prezzi dei generi alimentari. Difficoltà che stanno vivendo anche i pensionati, specialmente coloro che vivono con un trattamento pensionistico basso e che già facevano fatica a far quadrare i conti alla fine del mese. L’aumento del 7,3% delle pensioni, dovuto alla perequazione, ha consentito ai pensionati di respirare e di ottenere qualche soldo in più sul cedolino.
Pensioni minime, cosa accade a maggio? Tutta la verità
Tuttavia coloro che non sono ancora riusciti a ricevere questi aumenti sono proprio i percettori di pensione minima. Nonostante questi pensionati vivano con un importo molto basso non è stato ancora confermato per loro l’aumento sul cedolino. Questa particolare categoria di pensionati riponeva speranze per il mese di maggio, dato che era stata la stessa INPS a comunicare nelle scorse settimane che maggio sarebbe stato il mese della svolta, con l’aumento della pensione e il pagamento degli arretrati. Ma è davvero così?
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In realtà sembra proprio che anche nel mese di maggio i percettori di pensione minima dovranno accontentarsi della cifra che hanno percepito finora. Non ci sono ancora le maggiorazioni aggiuntive per i pensionati al minimo, che dovranno quindi incrociare nuovamente le dita e sperare di poter ottenere finalmente questi aumenti a partire da giugno, con tutti gli arretrati che spettano loro di diritto.
Recandosi sul sito dell’INPS è possibile consultare l’importo esatto della pensione di maggio. Diversi pensionati potranno infatti trovare le maggiorazioni arretrare relativi al mese di gennaio, ma anche i conguagli IRPEF relativi al 2022 per i pensionati che possono contare anche su altri redditi oltre alla pensione, assieme all’IRPEF ordinaria, agli addizionali all’IRPEF, ai saldi per il 2022 e all’acconto comunale per il 2023.
Novità peri pensionati nel Decreto Lavoro: tutti i dettagli
Ma quando verranno erogate le pensioni di maggio? La data stabilita dall’INPS è il 2 maggio, dato che il 1 maggio è la Festa del Lavoro e non è possibile ritirare la pensione. Nel frattempo i pensionati continuano a sperare nella riforma delle pensioni su cui più volte il governo guidato da Giorgia Meloni ha fatto riferimento negli ultimi mesi, anche se nel DEF uscito da poco è emerso che le risorse finanziarie non sembrano essere sufficienti.
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Infine, nel prossimo Decreto Lavoro ci sarà una novità che riguarderà proprio le pensioni. Di cosa si tratta? Nel Decreto sono infatti presenti una proroga di 5 anni del contratto di espansione per il pre-pensionamento e nuovi termini per fare richiesta per l’Ape Sociale (che consente di andare in pensione anticipatamente). Per quanto riguarda invece i parametri per avere accesso a Opzione Donna, il nuovo Decreto Lavoro non prevede alcuna modifica. Si rimane quindi con i parametri – molto contestati, ndr – previsti dalla Legge di Bilancio 2023.