Pensioni, 435 euro in più per queste categorie: per chi è il bonus

Arriva la rivalutazione per le pensioni, ci sarà un aumento in più per queste categorie, pari a 435, 24 euro all’anno. Scopriamo a quali categorie di pensionati spetterà questo aumento!

Bonus pensione
Bonus pensione 435 euro – Imilanesi.Nanopress.it

Sulle pensioni arriva la stretta apportata dalle rivalutazioni, che vengono calcolate con percentuali varie, che incidono sull’importo finale che andrà a percepire il pensionato. Dal primo gennaio del 2023 è scattato l’aumento sugli importi dei percettori di pensione, ma ad ottenere maggiori benefici sono coloro a cui spettano gli assegni minimi.

In pratica, si tratta di pensionati che percepiscono al massimo un assegno di 600 euro, sui quali verrà applicata una rivalutazione del 120 per cento, che nel caso degli over 75 sarà ancora più alta.

Invece, chi prende oltre 2.100 euro lordi mensili al mese non avrà praticamente alcun aumento, così come coloro che prendono di più, anche fino a 5mila euro al mese lordi. Per una categoria spetta invece un incremento di 435 euro all’anno, vediamo nel dettaglio di quale categoria si tratta!

Premiate con l’aumento le pensioni minime

Un grosso beneficio hanno ottenuto coloro che prendono le pensioni minime, come era stato richiesto da Forza Italia. Anche se si tratta di una minima base di partenza, che è pari a 525 euro al mese, l’aumento è stato del 7,3 per cento.

Calcoli sugli importi delle pensioni
Pensioni 435 euro – imilanesi.nanopress.it

Allo stesso modo ne hanno beneficiato coloro che prendono 563 euro, che con l’aumento arriverà a 571. Va ancora meglio per gli over 75, il cui importo della pensione con l’aumento arriverà a 600 euro.

Dunque, le pensioni minime sono state quelle per cui la rivalutazione ha avuto effetti migliori. Infatti, a queste categorie spetteranno 435 euro di aumento all’anno, una bella sommetta per andrà a gonfiare gli assegni.

Invece, per coloro che prendono un assegno fino a 2.101,52 euro al mese lordi, non è variato alcunché e non ci sono state penalizzazioni come per le fasce più alte. Infatti, avranno in più al mese circa 150 euro lordi.

Pensioni 2023
Pensioni 435 euro in più – imilanesi.nanopress.it

Penalizzate le pensioni del ceto medio

La rivalutazione per le pensioni che vanno da 2.102 a 2.627 euro sarà dell’85 per cento, mentre per quelle che vanno da 2.627 euro a 3.152 euro del 53 per cento. Invece, per quelle che vanno da 3.152 euro a 4.203 euro sarà del 47 per cento e per le pensioni fino a 5.254 euro sarà del 37 per cento.

Come è evidente, si tratta di una vera e propria beffa che ha interessato il ceto medio, al quale è stato applicato il taglio sulla rivalutazione.

In pratica, chi prende fino 2.500 euro avrà un importo con meno 24 euro al mese, mentre chi prende tremila euro lordi si vedrà decurtare 92 euro al mese. Invece, chi prende 4mila euro avrà un assegno con 126 meno sull’importo.

Proroghe pensioni
Pensioni – imilanesi.nanopress.it

Tagli e previsioni

Gli esperti Alberto Brambilla e Antonietta Mundo hanno confermato come per le pensioni del ceto medio da decenni vengano effettuati dei tagli che non hanno tregua.

Tuttavia, non accadeva un fatto così grave dal 1995, tranne che nel periodo del governo Amato, ovvero 1999/2001, quando solo il 30% degli assegni venne rivalutato da 5 a 8 volte il minimo e quelli più alti vennero azzerati.

I due esperti sostengono anche che i pensionati che ricevevano un assegno di importo 4 volte superiore al minimo sono stati derubati da vari governi, fra cui quello di Letta, ma anche quello di Renzi e Conte non sono stati da meno.

Tuttavia, Lilia Cavallari, Presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, ha detto che è soprattutto l’indicizzazione a guidare il mantenimento del potere di acquisto per i pensionati. Per quanto riguarda gli assegni pensionistici, il cui calcolo viene eseguito con il sistema contributivo, l’effetto di congelamento o di rallentamento riguardo la rivalutazione va considerato allo stesso modo di una tassa.

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