Le pensioni sono sempre un argomento abbastanza scottante ma finalmente c’è una buona notizia. Infatti l’Inps ha annunciato gli aumenti grazie all’applicazione della nuova Irpef.
Tuttavia, i percettori dovranno attendere ancora un po’ infatti questo importo è previsto nel mese di aprile. Già era stata anticipata questa maggiorazione grazie alla revisione delle aliquote, ora però pian piano ci stiamo avvicinando alla data in cui oltre alle parole, vedremo i fatti.
La riforma fiscale del 2024 prevede l’accorpamento del secondo scaglione Irpef al primo con un’aliquota del 23%. Questa non è casa da poco, anzi è una netta differenza rispetto al 2023, quando invece la percentuale era del 25%.
Tuttavia i trattamenti pensionistici di gennaio non stanno ancora godendo dei vantaggi di questa operazione, infatti molti pensionati si stanno domandando che fine ha fatto il taglio Irpef di cui spesso abbiamo sentito parlare Giorgia Meloni. Stessa cosa vale per il trattamento di febbraio, ecco quindi che cercheremo di fare un po’ di chiarezza.
C’è da dire che l’Inps ancora non ha adeguato i sistemi di calcolo delle pensioni, quindi ancora si sta basando sulle aliquote del 2023. Ci vorrà ancora qualche mese per riscontare i reali benefici della manovra però niente paura: non si tratta di parole al vento, gli aumenti ci saranno realmente.
Quando la procedura sarà completata, i pensionati noteranno non solo un importo maggiorato ma anche gli arretrati per queste prime mensilità del 2024.
Era il 9 gennaio quando i sindacati hanno incontrato i vertici dell’Inps per parlare di pensioni e avere in particolare, informazioni su tale rivalutazione. È un argomento particolarmente delicato e tutti vogliono chiarezza ma soprattutto una data certa.
In un periodo di crisi come questo, una pensione maggiorata non è una cosa da poco, ma quanto sarà realmente l’importo dovuto agli italiani che godono del trattamento pensionistico?
Sebbene ai sindacati, l’Inps non abbia dato informazioni ufficiali sulla data, sappiamo che gli adeguamenti dovrebbero essere terminati per aprile 2024. Nello stesso periodo avverranno anche i pagamenti degli arretrati.
La novità delle ultime ore però è un’altra, infatti il sito Inps ha ufficializzato questa data, che finora era solo un chiacchiericcio. Sul portale, nella sezione dedicata al cedolino di febbraio, si parla appunto di tale dettaglio.
Per le modifiche alle addizionali regionali e comunali invece c’è da attendere ancora fino a fine anno.
Di fatto, con il cambiamento, c’è un risparmio del 2% per redditi superiori a 15mila euro e fino a 28mila euro, quindi nella migliore delle ipotesi ci sarà un risparmio annuale di 260 euro. Ad averne diritto saranno coloro che hanno un reddito annuale appunto di 28mila euro o anche superiore, ma non oltre i 50mila euro.
Sopra questa soglia sono state riviste le detrazioni, quindi l’Irpef del 2024 risulterà la stessa dell’anno precedente.