Pensioni sei anni prima, solo per questa categoria: i requisiti richiesti

Andare in pensione con 6 anni di anticipo è il sogno di molte persone in Italia che vorrebbero riposarsi dopo tanti anni di duro lavoro.

Pensioni 6 anni prima
Pensioni 6 anni prima – imilanesi.nanopress.it

A partire da quest’anno una categoria di persone ben precisa potrà andare in pensione tanto tempo prima, diversamente dal normale.

Scopriamo qualcosa di più tramite una guida completa che ha come obiettivo chiarire le idee di chi non ha ancora capito bene cosa fare e come muoversi per godere del diritto alla pensione di vecchiaia anticipata.

Cosa serve per andare in pensione anticipata

Ad oggi si può godere del diritto alla pensione di vecchiaia anticipata da 6 a 11 anni soltanto se si fa parte della categoria degli invalidi non inferiori all’80%, che quindi per forza di cose non possono più continuare a svolgere il proprio lavoro. 

Questo è quanto è stato stabilito dall’articolo 1 comma 8 con il decreto legislativo 503 del 1992. I lavoratori dipendenti con una capacità lavorativa ridotta dell’80%, hanno la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, quindi per gli uomini si parla di almeno 60 anni e per le donne di 55.

Ovviamente per godere della pensione anticipata bisogna come prima cosa fare domanda. Quest’anno coloro che rispettano i requisiti, così come anche per l’anno prossimo gli invalidi che hanno la percentuale dell’80% potranno andare in pensione a 61 anni o a 56 anni fornendo i documenti richiesti e sottoponendosi ad una semplice visita.

Pensione di vecchiaia ordinaria e pensione anticipata ecco qual è la differenza

Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia ordinaria, non si può ottenere senza aver prima compiuto 67 anni. L’opportunità di anticipare l’accesso alla pensione è fondamentale ed è ovviamente da cogliere. Per questo motivo bisogna approfondire tutti gli aspetti in modo tale da avere la questione chiara fino in fondo, non perdere tempo e non commettere errori.

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La pensione di vecchiaia per gli invalidi ha dei requisiti diversi che cambiano in base al sesso. Infatti gli uomini devono aspettare di compiere 61 anni per poter avere il diritto di andare in pensione 6 anni prima, mentre le donne lo possono fare 11 anni prima quindi a 56 anni.

Si aggiunge a questi requisiti anche il requisito contributivo. Possono richiedere la pensione anticipata i lavoratori che sono iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e ai fondi Ago, quindi stiamo parlando soltanto dei dipendenti privati.

Chi è escluso dal diritto di andare in pensione sei anni prima e perché

Ad essere esclusi sono tutti lavoratori autonomi. Un altro requisito ha a che fare con il possesso della contribuzione fino al 31 dicembre 1995. Di conseguenza sono esclusi i contributivi puri ovvero tutti coloro che hanno iniziato a lavorare a partire dal 1995.

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Chi vuole accedere a questa agevolazione deve sottoporsi ad una visita medica all’INPS, anche se l’invalidità è stata riconosciuta superiore alll’80%, perché anche gli organi competenti devono accertarsi dell’esistenza di determinate condizioni per poter dare accesso alla pensione di vecchiaia agevolata, quindi anticipata.

Cosa succede se si ottiene la pensione anticipata

I soggetti invalidi che accedono alla pensione mediante agevolazione hanno un trattamento del tutto diverso rispetto a tutti gli altri. Per cui, se la pensione di vecchiaia in genere viene pagata al decorrere dal primo giorno del mese successivo, gli invalidi invece devono attendere una finestra di 12 mesi per poter ottenere il primo pagamento che non arriva mai prima di un anno dalla maturazione dei requisiti.

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Per ovvie ragioni, nonostante tutte queste differenze vantaggiose, anche per gli invalidi è valida la regola della cessazione di rapporti di lavori dipendenti dal momento in cui si presenta la richiesta di pensione anticipata e questa risulta accettata. Se si viene beccati a lavorare, nonostante tutto, si rischiano guai seri con la legge.

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