Una buona parte dei rifiuti che produciamo ogni giorno, gli scarti di cucina, sono adatti a concimare e aumentare la fertilità del giardino e dell’orto.
Avere un orto con i tempi che corrono è una gran fortuna, e non solo per il costo delle verdure, abbiamo la possibilità di avere prodotto biologici a chilometro 0. Inoltre lo smaltimento dell’umido è assicurato. Vediamo come fanno i contadini con gli scarti organici.
Orto in casa, cosa occorre?
Per avere un orto in casa, occorrono alcune cose fondamentali come avere lo spazio necessario e adeguato per ospitare le piante dell’orto. Si può optare per una balconata, una terrazza o un giardino interno, purché sia un ambiente ben illuminato e soleggiato.
Per coltivare le piante in casa è necessario avere dei contenitori adeguati, come ad esempio vasi, fioriere, cassette o sacchetti di coltivazione. È importante che siano abbastanza grandi per ospitare le radici e che abbiano dei fori per il drenaggio dell’acqua.
La coltivazione ha bisogno dei semi o delle piantine, queste si possono acquistare in un vivaio o in un centro giardinaggio, oppure si possono recuperare dai frutti e dalle verdure che si consumano a casa.
Le piante dell’orto hanno bisogno di acqua per crescere e svilupparsi, quindi è importante innaffiarle regolarmente, ma senza esagerare, evitando di lasciare ristagni d’acqua nei contenitori.
Le piante dell’orto hanno bisogno di luce solare per effettuare la fotosintesi e crescere. Quindi è bene scegliere un luogo ben illuminato per ospitare l’orto in casa è quindi fondamentale.
Inoltre per la coltivazione delle piante è necessario avere un terreno adatto, che sia ben drenante e ricco di nutrienti. Si possono utilizzare dei terricci specifici per l’orto, o miscelare della terra con del compost o del concime organico.
Dove mettere gli scarti di cucina nell’orto?
Immaginiamo quante bucce di frutta e verdura, gusci d’uovo si producono ogni settimana, i rifiuti di cucina dipendono da quanti siamo a casa.
Tuttavia, tutto quello che buttiamo può essere usato, ed è un peccato buttarlo via se si ha un giardino, o meglio ancora la “zona orto”.
Quando si raccolgono questi rifiuti di cucina, che si decompongono facilmente, possono essere usati con regolarità per fertilizzare il giardino.
Infatti c’è la possibilità di raccogliere in una pila e di fare il compost con gli avanzi di cibo da mettere nel terreno, proprio come fanno i contadini.
Occorre avere a mente che rifiuti della propria cucina, possono essere usati per fertilizzare il terreno. Fondamentale però che non contengano: plastica, gomma polistirolo ed ecc. Questo perché tali rifiuti sono difficili da decomporre e inquinano le terra.
Ovviamente prima dobbiamo aver sbucciato le patate e conservato la buccia, e se abbiamo mangiato le banane, le bucce vanno conservate. Anche se abbiamo spremuto gli agrumi, le bucce vanno conservati in un secchione per il riciclo dell’umido. Anche i gusci vanno raccolti in quanto si tratta di materiali biodegradabili.
Interrare i rifiuti organici
Interrare i rifiuti organici nell’orto è una pratica comune nella coltivazione biologica e può essere utile per ridurre la quantità di rifiuti che finiscono in discarica e per apportare nutrienti naturali alle piante.
Tuttavia, è importante farlo correttamente per evitare rischi per la salute delle piante e degli esseri viventi.
E’ importante assicurarsi di scavare un buco adeguato: lo scavo deve essere abbastanza profondo da impedire che gli animali scavino e rimuovano i rifiuti. Inoltre, il buco deve essere scavato lontano dalle radici delle piante e dalle fonti d’acqua per evitare contaminazioni.
I rifiuti organici devono essere sistemati nel fosso in modo uniforme e coperti con uno strato di terra o compost. Evitare di interrare grandi quantità di rifiuti in un’unica zona, poiché ciò potrebbe danneggiare le radici delle piante.
Occorre evitare di interrare rifiuti in fase di decomposizione avanzata. I rifiuti organici che sono già in avanzato stato di decomposizione potrebbero attirare mosche, scarafaggi e altri insetti indesiderati. È meglio interrare solo i rifiuti che sono freschi o parzialmente decomposti.
I resti della cucina devono essere posti a una profondità di 30 cm perché la maggior parte delle piante che coltiviamo assorbe La maggior parte dei nutrienti da quella profondità.
Bisogna anche rispettare le normative locali e verificare che l’interramento dei rifiuti organici sia consentito dalle normative locali. In alcune zone, infatti, potrebbero esserci regolamentazioni specifiche sullo smaltimento dei rifiuti organici e potrebbero essere richiesti metodi di smaltimento diversi.
In generale, l’interramento dei rifiuti organici nell’orto può essere una pratica utile e sostenibile, ma è importante farlo in modo responsabile e attenendosi alle normative locali.