Perché i milanesi dicono TAC? Da dove nasce

Un’espressione tipica milanese è di sicuro quella che abbiamo ascoltato in molti film, una parola molto semplice formata da soli tre lettere: TAC. Ma da dove proviene questo intercalare?

Perché i milanesi dicono TAC
Perché i milanesi dicono TAC- Imilanesi.nanopress.it

Basta fare un giro in rete che subito compaiono numerosi significati di questa espressione. Stiamo parlando di un intercalare Milanese, un’ espressione che a Napoli si potrebbe tradurre con “Stamm appost”. Insomma, ogni città d’Italia ha un modo per esprimere tutto ciò. Ma da dove proviene l’espressione Milanese TAC?

Per quale motivo i milanesi dicono TAC

Anche se non sappiamo chi ha inventato questo termine, ciò che invece è noto è il nome di colui che ha contribuito a fare in modo che questa espressione potesse raggiungere la fama, arrivando così ad ottenere il successo di oggi. Ovviamente la diffusione è da attribuire proprio a lui, al mitico Renato Pozzetto.

Basti riportare la mente a uno dei film più celebri degli anni passati, “Il ragazzo di campagna” una pellicola in cui era Renato Pozzetto il protagonista e dove, tra le numerose e battute che hanno ottenuto la fama, di sicuro sicuro il famoso TAAAC, un’espressione che si può tradurre con: ecco qua, eccoti servito, guarda qui che roba.

Renato Pozzetto foto ansa
Renato Pozzetto foto ansa- Imilanesi.nanopress.it

Sappiamo infatti che Renato Pozzetto spesso ha utilizzato delle frasi ascoltate in giro dalla gente e le ha poi inserite nel suo lavoro, un modo come un altro per riportare la vita di tutti i giorni anche su pellicole che sono diventate poi molto celebri.

Molte sono le frasi di questo film che sono rimaste impresse nella storia anche se l’espressione TAAAC resta il riassunto di un film che, anche se all’inizio era nato senza una quantità eccessiva di pretese, con il passare del tempo si è trasformato in un vero e proprio punto di riferimento per un numero di giovani che vivevano negli anni 80 e che vedevano nascere dentro di sé il desiderio di andare alla scoperta della città di Milano.

Un film che è diventata una vera e propria icona di Milano

Il film “Il ragazzo di campagna”, con il passare del tempo, si è trasformata in un’icona della Milano degli anni ’80. Uno dei momenti di culto del film è certamente la passerella fatta a bordo del trattore in cui si va ad attraversare Corso Vittorio Emanuele , un qualcosa che poteva essere fatto in un momento in cui questa strada poteva essere percorsa anche con un veicolo.

Un’altra immagine che di sicuro è rimasta impressa e quel giro sulla Vespa insieme al Massimo Boldi, un viaggio fatto rigorosamente senza indossare il casco.

Scena da Il ragazzo di campagna
Scena da Il ragazzo di campagna foto ansa- Imilanesi.nanopress.it

Continuando a raccontarvi alcuni dettagli su questo film possiamo dire che all’inizio il ruolo di protagonista era stato affidato ad Enrico Montesano anche se l’attore rifiutò questo lavoro a causa di impegni presi in precedenza.

In questo modo la candidatura era rimasta libera fino all’arrivo di Renato Pozzetto il quale di sicuro è stato in grado di interpretare al meglio il suo ruolo e di portare al successo un’espressione che a Milano ancora oggi viene utilizzato.

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