Perché le lavanderie consigliano di lavare i jeans una volta all’anno: il motivo

Sta prendendo sempre più piede un movimento che invita a lavare i jeans una volta all’anno: ecco la motivazione.

Jeans in lavatrice
Jeans in lavatrice – Imilanesi.Nanopress.it

Lavare costantemente i panni è la strada migliore per avere sempre a disposizione indumenti puliti e perfettamente igienizzati. Indossare abiti senza macchie e profumati consente anche di non fare brutte figure con amici, familiari, partner e colleghi di lavoro. Oggi sono oltretutto in commercio lavatrici e asciugatrici che permettono di igienizzare e asciugare i panni con risultati davvero eccellenti. Tuttavia, questi elettrodomestici consumano anche molto e hanno senza dubbio un impatto in termini ambientali. Proprio per questo motivo negli ultimi tempi in molti si stanno ricredendo sull’opportunità di lavare i panni con questa frequenza.

Lavare i jeans una volta all’anno: ecco perché

Di recente ha infatti preso piede il movimento ‘no wash’, dove i membri hanno chiaramente posizioni contrarie rispetto al lavaggio dei panni. Per essere più chiari, il movimento ‘no wash’ sostiene che non sia necessario lavare gli abiti con la frequenza a cui siamo abituati.

Lavare i jeans una volta all'anno
Lavare i jeans una volta all’anno- Imilanesi.Nanopress.it

La battaglia dei ‘no wash’ è soprattutto volta a rispettare l’ambiente, dato che le lavatrici – come accennato – rappresentano senz’altro un consumo. Basti pensare alla quantità di acqua necessaria per il lavaggio, ma anche alle microplastiche dei capi sintetici che si disperdono nell’ambiente.

Quali sono i materiali che possono essere lavati più raramente? Secondo i membri del movimento ‘no wash’ i capi in lana merino sono tra quelli che possono evitare di essere lavati spesso.

Anzi, il brand Wool&Co sostiene che i propri abiti in lana merino possono essere igienizzati una volta ogni 100 giorni senza alcun problema. Stesso discorso per il cotone dei jeans, un altro materiale che non necessiterebbe affatto di lavaggi troppo frequenti.

Tra i sostenitori di questa teoria ci sono anche alcuni personaggi noti. Tra questi c’è Stella McCartney, una stilista britannica che ha confessato di non cambiarsi ogni giorno e di non essere una fan di lavatrici e affini.

Gli altri membri del movimento ‘no wash’ affermano di stendere i panni senza lavarli, provvedendo a rimuovere il cattivo odore dalle ascelle con qualche spruzzata di aceto e vodka.

Non lavare i panni spiana la strada a virus e batteri

Chiaramente questa presa di posizione suscita molte polemiche e sono in tanti a ritenere completamente sbagliato questo approccio. Il quotidiano Il Messaggero ha intervistato il professor Carlo Signorelli, docente di Igiene presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, per parlare proprio di questa tendenza.

Stendere i panni
Stendere i panni – Imilanesi.Nanopress.it

Il luminare ha bocciato sonoramente la pratica portata avanti dai ‘no wash’, evidenziando che così facendo virus e batteri hanno la strada spianata e possono depositarsi in grande quantità sugli indumenti.

Il consiglio del docente è quindi quello di non dare ascolto ai ‘no wash’ e di igienizzare molto spesso tutti gli abiti, specialmente quelli che entrano a contatto con la pelle.

Chiaramente qualcosa per diminuire l’impatto ambientale si può sempre fare. Un esempio è la regolazione della temperatura del lavaggio, che può essere mantenuta bassa, ma anche l’utilizzo di detersivi naturali e biologici che non rappresentano un danno per l’ambiente. Lavatrici intelligenti, quindi, senza lasciarsi andare a pratiche discutibili.

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