Vi sveliamo tutto ciò che si sa sull’inquinamento a Milano e su come risolvere il problema. Qual è la soluzione di uno dei problemi più noti della città lombarda che va risolto entro il 2050.
Vi sveliamo tutto quello che probabilmente non sapete sull’inquinamento nella città meneghina e quali potrebbero essere le soluzioni per mettere fine a questo terribile problema.
L’inquinamento a Milano
L’inquinamento in Lombardia è davvero molto elevato come lo è anche nella città di Milano. Tra le cause principali di ciò ci sarebbe anche il traffico veicolare, quindi lo smog provocato dai mezzi di trasporto, soprattutto privati, della città italiana. Si dice che sarebbe una causa di ben il 50 % della produzione di ossido di azoto nell’atmosfera. Si tratta di un dato davvero preoccupante che andrebbe mantenuto sotto stretta osservazione.
In base da quello che emerge da alcune fonti disponibili online come ad esempio nell’articolo del 22 marzo del 2023 di Greenme.it, anche l’agricoltura causerebbe l’inquinamento e sarebbe responsabile addirittura del 97% dell’ammoniaca. Questa sostanza sarebbe la causa della generazione del particolato secondario. Questa situazione è davvero tragica e dovrebbe cambiare al più presto possibile visto che ormai queste condizioni ambientali sono dannose sia per l’ambiente che per la salute degli abitanti della Pianura Padana.
Come si può risolvere il problema
Risolvere il problema dell’inquinamento a Milano è davvero difficile. Ormai si pensa a come limitare i danni portando a termine tutta una serie di misure che potrebbero far rientrare nei limiti i valori degli inquinanti atmosferici, come ad esempio il PM10, PM2,5 e NOx. Tutto questo naturalmente sulla base della direttiva dell’Unione Europea alla quali tutti i Paesi del gruppo devono sottostare.
Il modo per ridurre l’inquinamento a Milano è quindi quello di diminuire tutte le emissioni di CO2 almeno del 45% entro l’anno 2030. La meta da raggiungere entro il 2025 è quella di trasformare Milano in una Città Carbon Neutral. In questo modo migliorerà la qualità dell’aria, ci saranno meno rischi per l’ambiente e per la salute delle persone e si dovrebbero anche abbassare le temperature di 2°C. In base a quanto riportato dal magazine greenplanner.it, potrebbe rivelarsi possibile fare ciò grazie ad azioni di raffrescamento urbano e di riduzione del fenomeno dell’isola di calore in città.
Ormai non c’è tempo da perdere e in 17 anni o meno bisognerà compiere gli obiettivi se si vogliono limitare i danni al nostro pianeta. Naturalmente è necessaria la partecipazione di tutti, sia dei singoli cittadini che delle grandi aziende che delle istituzioni. La parola d’ordine è la sinergia che deve esserci per riuscire a ridurre al minimo le emissioni e per far rientrare nei limiti i valori degli inquinanti atmosferici, quali il PM10, PM2,5 e NOx.