Dopo avere spruzzato pià volte sulla piccola del deodorante spray, la giovane donna, la portava in ospedale per le cure.
La bimba, infatti, è stata in diversi istituti di cura. I medici la visitavano in quanto presentava delle strane ferite sulla cute che risultavano essere come scottature. Disponevano il ricovero per la medicazione, ma non sapevano dare una risposta sul perché fossero comparse quelle ustioni. Ora è stata disposta dalle autorità competenti una perizia psichiatrica sulla madre per accertare il suo stato mentale.
E’ stato il giudice del Tribunale di Milano a procedere in tale senso per una valutazione della donna che è stata arresta il 3 febbraio scorso. L’accusa a lei rivolta dal pubblico ministero è di maltrattamenti aggravati sulla figlia minore. Secondo quanto risulta dalle indagini infatti è stata lei a ferire la piccola, spruzzandole del deodorante a distanza ravvicinata.
La giovane mamma ritenuta pericolosa
La motivazione è ignota, per questo il giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile, dopo l’interrogatorio ha ritenuto necessario accertare lo stato mentale, la capacità di intendere e volere al momento dei fatti e la pericolosità sociale della giovane donna. Sarà il medico legale Mara Bertini a procedere alla perizia in quanto incaricata dal Tribunale.
L’udienza svoltasi oggi, lunedì 10 luglio, durante con rito abbreviato. L’imputata, sulla base del materiale raccolto dagli investigatori della squadra mobile di Milano e dal pubblico ministero Pasquale Addesso, procedeva sempre nello stesso modo. Si avvicinava alla figlia con la bomboletta spray che conteneva deodorante, e glielo spruzzava vicino alla pelle.
Il fatto andava avanti da mesi e la bimba era stata ricoverata dai sanitari di tre ospedali, uno a Varese, uno a Pavia e poi al Policlinico di Milano. I medici non trovavano una causa alle forti irritazioni cutanee, ma, al quarto ricovero qualcuno di loro ha sospettato che fosse stata proprio la madre, così ha denunciato il fatto alla polizia.
Gli agenti hanno, quindi, piazzato delle videocamere che potevano registrare i movimenti della donna. Da qui si sono accorti che era lei ad agire, così è scattato l’arresto. Il procuratore ha richiesto una visita medico legale sulla bambina, che ha confermato l’origine delle ferite. Sul telefono dell’imputata, inoltre, gli inquirenti hanno rinvenuto circa 80 fotografie delle lesioni sulla pelle della piccola.
La bimba dichiarata adottabile
Il pubblico ministero, quindi, ha disposto la richiesta di giudizio immediato e da lì il passaggio al processo abbreviato. Intanto le autorità hanno disposto l’apertura del fascicolo per dichiarare la adottabilità della vittima. La donna, residente nel Varesotto, è stata incastrata dai filmati in cui si vedeva chiaramente che feriva la figlioletta intenzionalmente.
La sua famiglia d’origine non ha membri che abbiano problemi particolari o psichiatrici. Pare che le sue gesta avessero come fine il ricovero della figlioletta. Ora la bimba è affidata ai Servizi sociali, in attesa di affidamento che avrà come fine l’adozione.