E’ morto il barista di Pero, dopo aver lottato per 4 giorni ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Humanitas di Milano. L’uomo era stato picchiato a sangue da due clienti.
I carabinieri hanno arrestato due uomini, di nazionalità ucraina con precedenti, di 26 e 38 anni, per aver picchiato il barista di Pero e averlo mandato in ospedale. Nella giornata di ieri, il titolare del bar è deceduto, a causa delle gravissime ferite riportate.
Picchiato con brutalità, era finito in ospedale – all’Humanitas di Milano – con gravissimi ferite su tutto il corpo. Il barista di Pero, Ismael Omar di 57 anni, è stato malmenato ripetutamente da calci, pugni, e anche colpito con un posacenere pesante di vetro alla testa.
L’episodio lo scorso martedì, 14 settembre, nella prima serata, nel suo bar in via Figino a Pero, nel centro del paese. Coinvolti nella rissa due clienti ucraini, giovani, di 26 e 38 anni, che erano stati accusati dopo la rissa per lesioni gravissime.
Il barista, dopo essere stato massacrato di botte, era stato portato in ospedale e ricoverato in terapia intensiva, dopo ha lottato per 4 giorni tra la vita e la morte. Nella giornata di ieri, sabato 17 settembre però, si è dovuto purtroppo arrendere.Troppo gravi le ferite riportate, soprattutto per le ferite causate dall’arma utilizzata dai due clienti, ossia il posacenere di vetro.
Ad intervenire, nei momenti subito successivi alla rissa, erano stati i carabinieri di Pero e di Rho, che avevano posto ai domiciliari i due clienti che avevano preso parte alla rissa. L’accusa, fino alla morte del barista, era stata di lesioni gravi, ma adesso è cambiato in omicidio il capo d’imputazione.
Si indaga ancora sulle dinamiche della rissa. Pare che il socio del titolare del bar, abbia chiesto ai due uomini di allontanarsi dal locale, per aver avuto atteggiamenti molesti. Di tutta riposta quest’ultimi si sono scagliati contro l’egiziano, colpendolo con calci e pugni. Una reazione spropositata, che è culminata con l’uccisione di fatto del 57enne.
Da quanto si apprende nelle ultime ore, pare che già nella prima serata i due uomini fossero ubriachi. Omar, il barista, era sposato e aveva una figlia di 12 anni. Di origini egiziane, vivevano in Italia da ben trent’anni, e in paese – visto il bar nel centro della città – era molto conosciuto e stimato da tutta la comunità.