Peste suina in Lombardia: scatta l’utilizzo dei droni

Peste suina in Lombardia: previsto l’utilizzo dei droni per una malattia virale. La peste suina africana rappresenta, infatti, un grande problema presente nella regione lombarda e si sta cercando di contenerla il più possibile, mediante l’intervento dell’esercito.

Cinghiali
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Ecco che si sta cercando di mettere in atto diverse strategie. Strategie utili appunto per cercare di contenere il più possibile questa malattia di genere virale che colpisce i cinghiali ma non è trasmissibile agli uomini.

Peste suina: l’accadimento in provincia di Pavia

In seguito al ritrovamento di una carcassa di cinghiale a Bagnaria che poi è risultato positivo alla peste suina africana, l’assessore all’Agricoltura nonché alla sovranità di tipo alimentare e delle foreste Alessandro Beduschi, ha deciso di intervenire.

Prima di tutto ha cominciato facendo il quadro della situazione sui metodi che dovrà adoperare la Regione Lombardia, per impedire l’avanzata di questa malattia che riguarda il settore dei cinghiali.

Tutto questo sta mettendo a rischio gli allevamenti dei suini, ecco perché risulta ancora più urgente il fatto di intervenire con le giuste strategie di contenimento.

Le dichiarazioni dell’assessore Beduschi: cosa ha detto

L’attenzione in tal senso resta in ogni caso molto elevata, se si considera che ormai da settimane la malattia virale stava praticamente sfiorando i confini tra le province di Pavia e di Alessandria.

Intanto in data 6 giugno il presidente Fontana ha provveduto a firmare il primo presidio, ideato per provare a circoscrivere così il propagarsi del virus.

Fontana
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Inoltre l’assessore aggiunge che attualmente è assolutamente essenziale proseguire in un determinato modo. Come? Prima di tutto mediante l’individuazione di tutti i cinghiali che risultano contagiati e delle carcasse di quelli già morti.

In seguito si dovrà continuare agendo in maniera parallela, per quanto concerne il proseguimento degli abbattimenti controllati dei cinghiali malati.

Questi ultimi si stanno attuando con l’attenta ed esperta collaborazione da parte degli ambiti territoriali correlati alla caccia e da imprese specializzate.

Come si procederà: dettagli a tal proposito

Nel frattempo nella mattinata di giovedì a Palazzo Lombardia si è svolto un incontro con il commissario del Governo, per quanto riguarda l’emergenza psa, Vincenzo Caputo.

In più c’era anche la presenza delle strutture di tipo tecnico degli assessorati al Welfar e all’Agricoltura.

Beduschi ha proseguito annunciando che tramite il Commissariato è giunta la notizia che il Governo ritiene efficiente il metodo attuato per contenere il virus nella regione della Lombardia.

Pertanto mediante un’attività simultanea coi ministri Crosetto e Lollobrigida, oltre che con il sottosegretario La Pietra, si è deciso di farsi supportare dal punto di vista logistico dall’esercito. Così da svolgere dei veri e propri pattugliamenti da effettuare sull’intero territorio, per quanto concerne il rinvenimento delle carcasse dei cinghiali uccisi dalla malattia.

In aggiunta si ricorrerà pure all’utilizzo di appositi droni. Utili per svolgere in questo modo il monitoraggio di tutte le attività e dei movimenti di questa tipologia di animali all’interno della vegetazione.

Drone
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Altre dichiarazioni da parte di Beduschi si basano sul fatto che nulla sarà quindi lasciato al caso. Ecco che si provvederà a pianificare un piano strategico di notevole validità. Tutto ciò appunto per cercare di mettere in pratica determinate azioni, utili per evitare che il virus possa dilagarsi in Pianura Padana.

Tenendo pure conto che nella zona che include le province di Brescia, Cremona e Mantova è posizionato il fulcro della suinicoltura italiana. Quest’ultima bisogna preservarla in ogni modo, incluso quindi l’utilizzo di ulteriori risorse.

Tutto questo in maniera tale da garantire l’attuazione di interventi di biosicurezza e tutela degli allevamenti.

Riflessioni conclusive riguardo l’allarme: un intervento serio e efficace

Da quanto detto fino a questo momento, si può constatare una massima attenzione da parte della Regione Lombardia e della Commissione Sanità.  Attenzione  su questa particolare emergenza di tipo sanitario che potrebbe avere delle conseguenze economiche molto serie, in tutto il territorio colpito da tale problematica.

Quindi è fondamentale intervenire quanto prima, per mettere in totale sicurezza gli allevamenti e l’economia della regione lombarda.

Si tratta di un lungo percorso, ma le misure attuate in campo ed elencate precedentemente, risultano essere sicuramente di notevole efficacia.

 

 

 

 

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