Peste suina, indagati allevatore e veterinario nel Pavese

Un allevatore e un veterinario nel Pavese sono stati indagati perché secondo le forze dell’ordine non hanno segnalato i primi casi di morti strane, di alcuni animali all’inizio del mese di agosto.

peste suina
peste suina- imilanesi.nanopress.it

In questo modo, con una mancata segnalazione, hanno avviato un vero e proprio focolaio di peste suina danneggiando decine di allevatori della zona.

Il titolare di un allevamento che si trova a Zinasco, nel Pavese, insieme ad un veterinario dell’azienda risultano essere indagati dalla Procura di Pavia.

Avviate le indagini per capire quanto allevatore e veterinario siano coinvolti nei fatti

In un primo momento sono stati ascoltati dagli inquirenti. Adesso inizieranno delle indagini per capire cosa sia successo e da dove sia partito questo caso, infinito, di peste. Gli allevamenti di suini che si trovano vicino al paese, che sono stati coinvolti  nel contagio, sono stati sottoposti a sequestro. A Zinasco, due focolai di peste suina sono stati accertati.

I segni clinici della malattia, informazioni sul contagio

La peste suina africana è una malattia virale che riguarda suini e cinghiali. Per il momento non esistono vaccini in grado di guarire gli animali ammalati. Gli esseri umani non possono essere contagiati ma la malattia è rischiosa anche per la società perché risulta essere la causa di conseguenze socio-economiche importanti.

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suini- imilanesi.nanopress.it

I segni clinici della malattia sono i soldi, febbre, debolezza, aborti spontanei, perdita di appetito ed infine emorragie interne. Gli animali infettati dai ceppi meno aggressivi possono addirittura non mostrare segni di alcun tipo. Per avvenire il contagio, ci deve essere il contatto diretto con gli animali infetti.

Da noi si verificano pochi casi l’anno, mentre nell’Africa sub-sahariana è endemica. Nel 2007 ci sono stati focolai infettivi in Georgia, Armenia, Azerbaigian, così come anche in Russia europea, Ucraina e Bielorussia. Piano piano a partire da qui la malattia si è diffusa fino ad arrivare all’Unione europea. I primi casi, nel 2012, in Lituania, Polonia, Lettonia ed Estonia. 5 anni dopo il virus è arrivano nella Repubblica Ceca e in Romania. Invece nel 2018 è arrivata in Ungheria, Romania, Bulgaria e Belgio. In Italia la prima manifestazione è avvenuta in Sardegna nel 1978. 

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