Il piatto cottura a induzione graffiato è da cambiare? Con questo metodo torna come nuovo in pochissimo tempo.
Eleganti, belli da vedere negli open space, lucidi e sicuramente minimal. I piani cottura a induzione sono sempre più presenti nelle case. Per quanto siano resistenti a calore e urti, non è raro incappare in qualche graffio, magari causato da residui di cibo sul piano o sulla padella che, strusciando, lasciano un indelebile segno. Eppure non è detto che tali segni siano veramente indelebili. Ecco un paio di metodi per provare a rimuovere i graffi da un piano a induzione.
Negli ultimi anni stanno prendendo sempre più piede nelle case i piani cottura a induzione. Questi, funzionando a energia elettrica, permettono una minore dispersione di energia impiegata e quindi una maggiore efficienza. La loro composizione in vetroceramica li rende molto resistenti agli impatti, tanto da essere classificati come infrangibili. Questa loro caratteristica fa si che siano poco soggetti a incrostazioni di cibo, rendendoli indubbiamente molto facili da pulire rispetto al classico piano cottura a gas. Eppure, nonostante siano infrangibili, la loro superfice non è al sicuro da piccoli graffi e segni che possono essere causati nell’uso quotidiano.
Può capitare, per strofinamento o per distrazione, di provocare alcuni graffi al piano cottura. La maggior parte delle volte però, il problema è facilmente risolvibile. Per i graffi superficiali è possibile sfruttare un composto formato da bicarbonato di sodio e acqua tiepida. È sufficiente cospargere il piano cottura di bicarbonato di sodio, insistendo sulla zona da trattare. Successivamente, bisogna versare un po’ di acqua tiepida mescolandola con il bicarbonato, fino a creare una pasta. Se la miscela dovesse diventare troppo liquida, aggiungete altro bicarbonato per renderla più pastosa e lasciate agire dai 15 ai 30 minuti. Trascorso questo tempo potete ripulire il piano cottura dal composto.
Qualora i graffi non dovessero scomparire, c’è un metodo meno casalingo ma sicuramente efficace.
Si tratta di utilizzare una pasta specifica per il vetro non abrasiva ma lucidante, detta polish. Certo è possibile effettuare il lavoro a mano ma è consigliabile procedere con una lucidatrice. Lo strumento migliore per portare a termine il lavoro è un tampone lucidante da attaccare al trapano. Ha l’aspetto di un piccolo mocio e se ne trovano facilmente in vendita nei negozi di ferramenta e casalinghi e vi faciliterà di molto il lavoro. Dovrete procedere a bassa velocità, lentamente e con movimenti circolari per stendere al meglio il prodotto lucidante. Una volta steso e lavorato per un po’, potete rimuoverlo semplicemente con un panno asciutto. La sua azione, grazie a una consistenza che sembra omogenea ma è in realtà composta da micro particelle abrasive, oltre a lucidare al meglio il piano cottura agirà sui graffi andando a levigare leggermente e rendendo il piano cottura più uniforme, con uno sforzo davvero minimo.
Qualora persistesse qualche graffio, è possibile ripetere l’operazione più volte. La spesa per il necessario non è nemmeno troppo alta, quindi vale senza dubbio la pena affrontarla per provare a rimuovere i vostri graffi.