Piazza della Loggia, nel giudizio penale a carico di Roberto Zorzi, la Presidenza del Consiglio dopo giorni di attese da parte dei familiari delle vittime, ha deciso di autorizzare la costituzione di parte civile per interessi del governo.
Palazzo Chigi proprio poche ore fa, ha annunciato la decisione tramite una nota in cui si è preoccupato di spiegare che l’udienza del 23 Marzo 2023 si era tenuta senza dare avviso alla presidenza che di conseguenza non aveva avuto modo di prendere decisione e muovere dei passi in merito.
Soltanto dopo che la Presidenza è venuta a conoscenza di quanto accaduto, ha deciso di presentare l’istanza per la remissione dei termini e costituirsi.
Il tribunale ha deciso di accogliere la richiesta dando l’opportunità a Palazzo Chigi, di costituirsi in parte civile in un processo lunghissimo volto a giustiziare i responsabili dell’attentato del 1974. Le polemiche ovviamente non sono mancate nel corso degli anni e delle ultime settimane.
Già alla fine di marzo il Sottosegretario Alfredo Mantovano aveva anticipato l’intenzione della Presidenza, ma soltanto poche ore fa è arrivata anche la conferma di Palazzo Chigi.
Il processo sulla strage di piazza della Loggia che ha come imputato Zorzi sta per giungere finalmente a conclusione, con l’esito sperato da tutti: il governo si costituisce in parte civile. La decisione sarebbe arrivata più che altro dopo le polemiche del 23 marzo scorso, quando il governo non aveva ancora espresso il suo parere e le sue intenzioni in merito ai fatti.
Ovviamente scatenando la reazione dei familiari delle vittime (otto) e dei 102 feriti che nel 1974, vennero travolti dall’esplosione di un ordigno sistemato dentro un cestino in piazza da uomini appartenenti alle formazioni neofasciste.
Manlio Milano Presidente dell’Associazione familiare vittime della strage di piazza della Loggia si era subito esposto sulla questione polemizzando il tutto e dichiarando di voler sperare insieme alle famiglie coinvolte in un capovolgimento della situazione.
Insieme hanno aspettato per settimane, con la speranza che Palazzo Chigi prendesse una posizione in merito alla strade di piazza della Loggia. E adesso finalmente quel giorno è arrivato. Uno dei fatti più gravi avvenuti contro la democrazia italiana sta per essere chiuso, ma non dimenticato. Questo era l’unico esito che la questione meritava. Lo meritano sia il Paese, che la città di Brescia che è rimasta offesa dalla strage, che ovviamente le vittime e i loro familiari.