Con l’arrivo della raccolta differenziata molte persone si sono ritrovate a sbagliare a causa della disinformazione o della confusione, non sapendo dove è giusto conferire un rifiuto, piuttosto che un altro. Che sia una pila o qualunque altra cosa non si sa mai cosa e come fare.
In Italia negli ultimi 30 anni lo smaltimento corretto dell’immondizia ha acquisito tanta importanza. Il nostro stato sta infatti investendo in progetti importanti che prevedono il riciclo corretto di materiali come l’alluminio e rifiuti speciali o la plastica a favore dell’ambiente.
Così sono state introdotte delle normative che impongono lo smaltimento e il riciclo di alcune tipologie di rifiuti in un determinato modo. Si parte dall’indifferenziata e si prosegue con la plastica, l’umido, per poi passare ai farmaci, alle pile e ai materiali tossici.
Errato conferimento delle pile: ecco quali danni si provocano all’ambiente
Per quanto riguarda le bombolette spray, le pile, gli accendini, ci sono molte cose da chiarire. Per quanto tutti noi possiamo pensare si tratti di rifiuti di poco conto, in realtà sono molto pericolosi per l’ambiente perché contengono dei materiali dannosi sia per uomo che per gli animali e il verde.
Il discorso delle pile va affrontato con una certa attenzione perché contengono cadmio, piombo, mercurio, cromo e molti altri materiali tossici. Questi recano danni soprattutto se finiscono nei canali dell’acqua potabile oppure in mare aperto. Non solo inquinano il mare, ma danneggiano anche la fauna in maniera irreparabile.
Ecco perché bisogna informarsi attentamente ed essere consapevoli di come vanno smaltite le pile o i rifiuti speciali, dannosi per evitare di sbagliare e provocare dei danni ingenti.
Come si distinguono le pile
Le pile, le batterie e i farmaci vanno smaltiti nei contenitori appositi, questo è ciò che dice il decreto legislativo del 20 novembre 2008, ovvero il numero 188. Questo decreto divide le pile in tre categorie, le portatili ovvero le alcaline AA oppure AAA e così via. Fanno parte di queste, anche quelle a bottone che si utilizzano per le bilance o per gli orologi e le batterie dei cellulari o delle calcolatrici.
Poi ci sono le batterie per i veicoli, che fanno parte della seconda categoria e che vanno smaltite in maniera diversa. Le batterie delle macchine consentono l’accensione del veicolo e il funzionamento dello stesso e sono tanto pericolose. Per concludere fanno parte della terza categoria le batterie industriali montate nei veicoli elettrici, particolarmente pericolose.
Contenitori adeguati allo smaltimento dei rifiuti: cosa è consigliato fare
Per lo smaltimento ovviamente non vale un unico metodo per tutte le tipologie. La regola che le accomuna tutte è che nessuna pila, di qualunque genere, può essere gettata nel bidone di casa. Non si possono gettare quindi né nel bidone della plastica, né in quello dell’indifferenziata.
Con questo gesto che purtroppo fanno in tanti, si possono procurare dei danni veramente importanti all’ambiente. Le batterie, devono essere smaltite tutte quante nei rifiuti speciali, nei punti di raccolta e così via. Per quanto riguarda le e batterie portatili queste vanno gettate tra le batterie esauste, nei contenitori delle pile presenti nelle farmacie oppure nei centri commerciali.
Il consiglio migliore che si può dare è accumulare le batterie vecchie, per poi buttarle tutte insieme, oppure recarsi all’isola ecologica e conferirle lì perché è lì che si trovano i contenitori adeguati al loro smaltimento. Le batterie industriali invece richiedono un sistema di smaltimento molto più complesso.
Quando si deve smaltire una batteria industriale infatti bisogna chiamare la ditta che si occupa della gestione dei rifiuti pericolosi.
Ogni comune ha delle proprie regole, cosa succede se si smaltisce un rifiuto in maniera scorretta
Queste sono delle regole generali che vanno prese con le pinze perché non valgono in tutti i Comuni d’Italia. Ogni comune ha delle regole diverse, per cui se si ha la necessità di smaltire dei rifiuti speciali che fanno parte delle categorie citate si consiglia di informarsi adeguatamente nel proprio comune di residenza.
Chi smaltisce i rifiuti in maniera sbagliata non solo causa un danno ambientale non di poco conto ma rischia anche di beccare una multa consistente. In linea generale coloro che depositano nei contenitori della spazzatura, rifiuti non previsti rischiano di beccare una multa che va da 25 a 400 euro.